Ospedali che chiudono: occupato e sgomberato il San Giacomo a Roma

ROMA – Tensione stamattina all’ospedale San Giacomo di Roma, dove circa
200 persone appartenenti al movimento per il diritto alla casa, tra cui
militanti di Action, hanno occupato la struttura che alla mezzanotte di
oggi chiuderà i battenti.
Terminata
l’occupazione dopo l’intervento dei carabinieri, è partito, al grido di
"noi la crisi non la paghiamo", un corteo spontaneo diretto verso
piazza del Popolo, per protestare contro la chiusura del nosocomio. Al
corteo hanno partecipato centinaia di persone tra cui anche alcuni
lavoratori dell’ospedale. Nel pomeriggio, intanto, ci sarà un incontro
tra i lavoratori del San Giacomo e il vicepresidente della giunta
regionale Esterino Montino. Lo ha annunciato l’assessore regionale al
Bilancio Luigi Nieri che è intervenuto per tentare di sbloccare
l’occupazione.
Poco dopo sono arrivati una
ventina di carabinieri in tenuta antisommossa. C’é stato qualche
momento di tensione quando i militari hanno tentato di sgomberare
l’ospedale: è volata qualche manganellata perché alcuni manifestanti,
tra cui il consigliere comunale della Sinistra Arcobaleno, si sono
opposti all’azione di sgombero. I carabinieri hanno quindi creato un
cordone all’ingresso dell’ospedale del centro storico della Capitale. I
lavoratori del nosocomio gridano "vergogna, vergogna".
Tra
gli occupanti dell’ospedale, stamattina anche il consigliere comunale
della Sinistra Arcobaleno, Andrea Alzetta, per il quale questa
iniziativa "nasce dall’esigenza di rivendicare una necessità: questo
ospedale non deve chiudere. Siamo qui per restarci – ha aggiunto –
vogliamo essere i custodi giudiziari contro la chiusura. Qui ci sono
servizi di eccellenza, macchinari ancora nuovi: non capiamo perché la
regione ha tutta questa fretta di chiudere". Alcuni operatori hanno
consegnato ad Alzetta le chiavi di alcuni reparti ospedalieri.
Dopo
essere stati identificati dalle forze dell’ordine gli appartenenti ad
Action e ad altri movimenti hanno lasciato l’ospedale. L’assessore al
bilancio Nieri – ha detto il consigliere comunale di Sa Andrea Alzetta
– ci ha mostrato la delibera approvata oggi in giunta che stabilisce
l’uso pubblico permanente dell’ospedale. I lavoratori del nosocomio
hanno chiesto per una sospensione alle procedure di chiusura per almeno
altri tre giorni".
(ansa) 

(Bellaciao.org) 14.32 La testimonianza di un occupante: "Mi hanno insultato: finocchio"

Anche Antonio, un giovane dei Blocchi precari racconta
di essere stato colpito: "Ero uscito, mi trovato a metà di via Canova,
dopo l’irruzione della polizia sono uscito dall’ospedale, ho visto
poliziotti che avevano fermato un mio amico minorenne. Mi sono
avvicinato e ho detto loro di lasciarlo in pace. Subito in 3 mi hanno
bloccato al muro, uno mi ha messo le mani al collo e poi sono stato
colpito in piena faccia. Mi hanno anche insultato dicendomi finocchio.
Gli ho risposto che non c’è problema, sono fiero di essere gay e sono
affari miei".

14.32 La testimonianza di un’occupante: "Ci hanno menati tutti"

"Ho avuto paura – racconta Maria Antonietta, una donna
anziana anche lei tra gli occupanti – io soffro di fibrillazione
atriale, temevo che se mi avessero colpito avrei potuto subire gravi
problemi. Hanno picchiato tutti donne uomini persino i lavoratori del
San Giacomo".

14.30 Manifestanti in corteo

Gli attivisti che questa mattina hanno occupato il San
Giacomo, sono adesso usciti da via Canova e stanno girando all’altezza
di via del Corso in direzione piazza del Popolo. Le forse dell’ordine
in assetto antisommossa seguono da vicino la loro marcia.

14.20 Il racconto di un attivista

"Appena entrati siamo saliti al 3° piano in circa 200
persone. Nel cortile erano rimaste alcune persone col megafono a
spiegare ai giornalisti presenti e ai cittadini i motivi
dell’occupazione. Dopo 5 minuti sono arrivate le forze dell’ordine.
Siamo saliti su di corsa e poi per un attimo la situazione si è
tranquillizzata e siamo riusciti ad uscire". A raccontarlo è un
attivista dei Blocchi precari metropolitani nel presidio ancora in
corso davanti al portone dell’Ospedale San Giacomo in via Antonio
Canova dove un drappello di agenti di Guardia di finanza impedisce
l’accesso a chiunque

14.00 Gli occupanti smobilitano dopo la delibera della giunta

Dopo essere stati identificati dalle forze dell’ordine
gli appartenenti ad Action e ad altri movimenti per il diritto alla
casa, stanno lasciando il terzo piano dell’ospedale San Giacomo che
avevano occupato in tarda mattinata. Molti extracomunitari, anche
alcuni bambini, per circa due ore avevano occupato l’ex reparto di
medicina e breve degenza. "L’assessore al bilancio Nieri – ha detto il
consigliere comunale di Sa Andrea Alzetta – ci ha mostrato la delibera
approvata oggi in giunta che stabilisce l’uso pubblico permanente
dell’ospedale. I lavoratori del nosocomio hanno chiesto una sospensione
delle procedure di chiusura per almeno altri tre giorni".

13.40 L’assessore si appella agli occupanti: "Siate saggi"

’’L’ultima cosa che serve in questo momento per il San
Giacomo e’ quella di tramutare l’ospedale in un edificio occupato, con
il risultato di dover chiudere un nosocomio su mandato del Governo e di
dover gestire un’occupazione che rischia di essere simile a quella
dell’Istituto Regina Elena, che dura da anni’’. Credo che giunti a
’’questo punto debba prevalere la saggezza’’ ed auspico che gli
occupanti lascino l’edificio ristabilendo un meccanismo di legalita’,
rinnovando la richiesta ’’di sospendere l’ordinanza di chiusura’’. Lo
afferma, in una nota, il consigliere regionale del Lazio Alessio
D’Amato.

13.34 Sgomberato anche il terzo piano

Le forze dell’ordine hanno sgomberato anche il terzo piano del San Giacomo e stanno identificando i manifestanti.

13.25 Pazienti feriti durante gli scontri

Due feriti e una donna svenuta, tutti pazienti. Sono le
persone che il 118 ha soccorso durante i concitati momenti
dell’occupazione del San Giacomo. Secondo quanto riferito dai
soccorritori, a finire in ospedale (il Santo Spirito), tre persone che
nulla avevano a che fare con l’occupazione stessa. Si tratta infatti di
tre pazienti che si trovavano nell’ambulatorio per delle analisi. Nel
fuggi fuggi generale seguito all’azione degli occupanti, un anziano è
caduto e si è fratturato il femore, mentre un altro uomo è stato
centrato da un motorino di passaggio e si è rotto un omero. Una donna
invece è svenuta. Tutti e tre le persone, sono state portate al Santo
Spirito.

13.20 Manifestanti asserragliati al terzo piano

Resta molto tesa la situazione all’ospedale San
Giacomo. Poco fa fa circa una quarantina di agenti in tenuta anti
sommossa, accompagnati da dirigenti della polizia, sono saliti al terzo
piano per tentare di aprire una trattativa con gli occupanti e anche
identificarli. All’esterno dell’ospedale un cordone composto da agenti
della guardia di finanza impedisce l’ingresso ad altri militanti di
Action tra cui anche il consigliere comunale Andrea Alzetta che è stato
portato fuori dai carabinieri durante il tentativo di sgombero e
l’irruzione delle forze dell’ordine nell’ospedale avvenuto intorno alle
12:15.

13.10 Blocco precario: "Quattro manifestanti feriti"

Quattro manifestanti, riferisce uno dei portavoce del
Blocco precario metropolitano, sono rimasti feriti negli scontri con le
forze dell’ordine e sono stati portati via in ambulanza. L’ospedale è
tuttora controllato da polizia di Stato, Guardia di finanza e
carabinieri.

12.40 Arrivano i carabinieri. Momenti di tensione

Poco dopo l’occupazione dell’ospedale San Giacomo sono
arrivati una ventina di carabinieri in tenuta antisommossa. C’è stato
qualche momento di tensione quando i militari hanno tentato di
sgomberare l’ospedale: è volata qualche manganellata perchè alcuni
manifestanti, tra cui il consigliere comunale della Sinistra
Arcobaleno, Andrea Alzetta, detto Tarzan, si sono opposti all’azione di
sgombero. I carabinieri hanno quindi creato un cordone all’ingresso
dell’ospedale del centro storico della Capitale, che alla mezzanotte di
oggi è destinato a chiudere, per non far entrare e uscire nessuno. I
lavoratori del nosocomio gridano "vergogna, vergogna".

12.20 Gli attivisti dei centri sociali occupano il San Giacomo

Pochi minuti fa circa 200 persone appartenenti al
movimento per il diritto alla casa, tra cui militanti di Action, hanno
occupato l’ospedale San Giacomo che alla mezzanotte di oggi chiuderà i
battenti. Tra gli occupanti anche il consigliere comunale della
Sinistra Arcobaleno, Andrea Alzetta, per il quale questa iniziativa
"nasce dall’esigenza di rivendicare una necessità: questo ospedale non
deve chiudere. Siamo qui per restarci – ha aggiunto – vogliamo essere i
custodi giudiziari contro la chiusura. Qui ci sono servizi di
eccellenza, macchinari ancora nuovi: non capiamo perchè la regione ha
tutta questa fretta di chiudere". Alcuni operatori hanno consegnato ad
Alzetta le chiavi di alcuni reparti ospedalieri.

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