Cresce il numero di boat-people nel Mediterraneo. Secondo i dati
resi noti ieri a Ginevra dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i
rifugiati (Unhcr), circa 30mila immigrati sono sbarcati sulle coste italiane
dall’inizio dell’anno a fine di ottobre. Un netto aumento rispetto ai 19.900
per l’insieme del 2007.
È salito anche il numero di chi non ce l’ha fatta, con 509 boat
people morti o dispersi nei primi dieci mesi del 2008 mentre cercavano di
raggiungere l’Italia o Malta, contro i 471 per tutto il 2007.
Come l’Italia, nei primi nove mesi dell’anno, anche Malta ha
registrato un aumento degli arrivi con 2.600 persone arrivate via mare dal nord
dell’Africa (1.800 per l’insieme del 2007). La stessa tendenza è stata
registrata in Grecia: 15mila persone nei primi sette mesi del 2008 (19mila per
i 12 mesi del 2007). Con 10.700 arrivi dall’inizio dell’anno a fine ottobre,
infine, la Spagna
e le isole Canarie hanno ugualmente registrato un aumento rispetto allo stesso
periodo del 2007 (9.100), ma il totale è rimasto inferiore ai 18mila arrivi
registrati per l’insieme dell’anno scorso.
L’Unhcr osserva che la percentuale di richiedenti asilo varia
enormemente: in Italia è pari a circa un terzo delle persone che giungono
irregolarmente via mare, a Malta sale all’80%, mentre solo il 3% di coloro che
approdano sulle coste spagnole inoltra una richiesta d’asilo. L’agenzia
dell’Onu sottolinea infine che anche il Golfo di Aden ha visto un aumento dei
boat-people, che dalla Somalia tentano di raggiungere lo Yemen: sono stati
38mila nei primi dieci mesi del 2008 (più di 600 morti o dispersi) contro i
29.500 per tutto il 2007 (1.400 morti).
Fonte: Agenzia Multimediale Italiana
Articoli correlati:
Manifestazione cittadina antirazzista il
22 novembre
Dossier Caritas: 4 milioni i migranti
(regolari). In Toscana l’8% (319.000)
Medici Senza Frontiere: a rischio
l’assistenza sanitaria per migranti.
Migranti: Quasi il 17% in più rispetto al
2007 in Italia. A Pisa il 21% in più.