Decreto flussi 2008: Entro dicembre 170mila posti e nuove restrizioni.

Centomila posti per colf e badanti. Carta di soggiorno e conferma
on-line per datori di lavoro stranieri.  Il testo è pronto: verrà approvato a giorni, varrà
170mila posti, ripescherà le domande del 2007, guarderà con un occhio
di riguardo i lavoratori domestici e prevederà stretti requisiti per i
datori di lavoro immigrati.
 Entrerà in vigore entro
il 15 dicembre. Ciò significa che dovrà essere emanato, con decreto del
Presidente del consiglio, non più tardi di fine mese (con conseguente
pubblicazione in Gazzetta ufficiale).
Tra Viminale e Welfare si è a lungo discusso sulla ripartizione delle
nuove quote. L’obiettivo? Favorire le province penalizzate nel decreto
2007 (come quella di Milano). Non solo. Si è deciso di agevolare le
domande di lavoratori domestici e d’assistenza alla persona. A loro
verranno infatti riservate circa 95/97mila quote.

Buone notizie dunque per chi è in attesa. Non per tutti però. Si è
infatti deciso di porre un argine alle domande d’assunzione presentate
da datori di lavoro stranieri (il 48% nel lavoro domestico). I ministri
Maroni e Sacconi sospettano che dietro di loro si nascondano
ricongiungimenti mascherati o regolarizzazioni di fatto. Per questo, si
è optato per una condizione in più: il possesso della carta di
soggiorno, a partire dal giorno di promulgazione del decreto.

Si avranno così due percorsi distinti: il primo, per i datori di lavoro
italiani che dovranno solo attendere di essere ripescati e ricevere il
nulla osta; il secondo, per quelli stranieri che dovranno invece
riconnettersi a internet. Senza fretta però. "Avranno oltre 10 giorni
per collegarsi al sito del Viminale (www. interno. it), utilizzando
l’user-id identificativo della ricevuta del 2007 – spiegano i tecnici
dei ministeri interessati – . Troveranno un modulo da scaricare per
confermare la propria domanda d’assunzione e dichiarare di essere in
possesso della carta di soggiorno".

Ma attenzione: la norma non è retroattiva. "Le nuove domande non
pregiudicano in alcun modo la graduatoria che rimane cristallizzata al
31 maggio 2008". Il nuovo requisito varrà solo per chi non è rientrato
nei 170mila posti del 2007 e viene ripescato col decreto flussi
fotocopia. Tradotto: verrà richiesto solo a partire da chi rientra nel
posto 170.001. In concreto, chi ha la carta di soggiorno compili
senz’altro il modulo. Chi invece risponde solo ai requisiti del 2007 (e
cioè soggiorna regolarmente in Italia, con apposito permesso) non gli
rimane che sperare di rientrare nelle vecchie quote.

Per questo è importante seguire i lavori di smaltimento delle pratiche
2007. All’11 novembre, sono oltre 106mila i nulla osta all’assunzione
consegnati e circa 175mila le domande esaminate.

Sarà emanato nei prossimi giorni il decreto flussi 2008.
Il testo è stato concordato di concerto dal Ministero del Welfare e
dell’Interno, in collaborazione con la presidenza del Consiglio dei
Ministri.

Nessun nuovo invio delle domande,
bensì lo scorrimento (come annunciato da tempo) della graduatoria
formatasi con il Decreto flussi 2007 che aveva visto circa 550.000
domande in esubero.

Priorità a colf e badanti
che, come già lo scorso anno, avranno quote riservate. Se nel 2007
furono 65.000 i posti messi a disposizione, quest’anno la cifra
potrebbe aumentare. Non è esclusa neppure una ulteriore priorità in
relazione a quanti sono destinati all’assistenza di persone non
autosufficienti.

Limiti per i datori di lavoro stranieri:
lo scorso anno moltissime domande furono presentate da cittadini
stranieri regolarmente soggiornanti che, al pari dei cittadini
italiani, dimostrando i requisiti richiesti, hanno il diritto di
assumere lavoratori extraue.
Sembra però che si vogliano introdurre alcune restrizioni legate
all’anzianità della presenza in Italia, assolutamente discutibili dal
punto di vista del principio di "non discriminazione", per i datori di
lavoro stranieri.
L’intento sarebbe quello di evitare ricongiungimenti o regolarizzazioni
mascherate, senza tenere conto degli enormi cambiamenti che, anche dal
punto di vista dell’imprenditoria migrante, sono intercorsi nella
nostra società. Il risultato sarà quello di di impedire migliaia di
legittime assunzioni.

 Progetto Melting Pot Europa. LaRepubblica

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