Alitalia: “Compriamo a costo zero e fra 3 anni utili per 300milioni”

«Sull’operazione Alitalia è stato scritto di tutto e di
più. Che l’operazione fosse poco trasparente l’hanno detto in molti.
L’opposizione parlamentare ha gridato allo scandalo per settimane: "è
un imbroglio", diceva. "La cordata Cai è una combriccola di amici degli amici:
acquistano a costo zero, scaricano i debiti sui contribuenti e
incasseranno gli utili futuri". Il governo, invece, premier in testa,
da canto suo, difendeva l’operazione: "La cai rilancerà la compagnia di
bandiera e porterà in alto la bandiera tricolore". L’Espresso
di questa settimana svela l’imbroglio, pubblicando la lettera di un
comandante di Alitalia, che, casualmente, viene a scoprire la verità
per bocca, nientepopò di meno che, di un socio Cai. Leggere per
credere…

Lettera pubblicata sul settimanale "L’Espresso" di questa settimana (N. 46)

E l’azionista Cai mi dice: pilota, lei è finito

Caro direttore,
sono un comandante Alitalia. Lunedì
ero seduto a Santa Monica in un negozio di abiti, nei dintorni
dell’albergo dove alloggiavo, mentre i piloti del mio equipaggio
finivano di provare una felpa. C’erano i saldi e Abercrombie and Fitch
era pienissimo. Su una poltrona, un signore con l’accento fortemente
toscano mi chiede: “Italiano?”. “Sì”, rispondo. “Parte anche lei
stasera con Air France?”, mi fa lui. “No, vado domani con la Delta.
Siamo piloti Alitalia e abbiamo fatto l’ultimo volo per Los Angeles da
Roma. Ora siamo costretti a tornare con altre compagnie. Alitalia,
anche se in questi sei mesi la rotta Roma-Los Angeles ha avuto un
coefficiente di riempimento dell’85 per cento, ha soppresso il volo”.

“Ah siete dell’Alitalia? Lo sa che io, insieme a mio
fratello, sono nella cordata Cai?”, mi risponde. “Bene, piacere. Io mi
chiamo Elvio D’Alù e sono un comandante di Boeing 777: metta una buona
parola con Colaninno per far sì che senta le nostre ragioni senza
disintegrare la nostra dignità professionale… Mi scusi, come ha detto
che si chiama?”. “Mi chiamo Fratini. Siamo toscani del Mugello,
immobiliari. E lo so, purtroppo i tempi sono cambiati. Anch’io sono un
pilota, posseggo un elicottero personale Agusta A109 e mi tengo stretto
il mio comandante che mi aiuta nel volo strumentale”.

E io gli chiedo: “Mi dica una cosa: ma chi glielo ha
fatto fare di infilarsi in questo ginepraio della cordata Alitalia?”.
Lui: “Eh, mica sono stupido: l’avrebbe fatto anche lei! Stiamo
comprando l’Alitalia senza soldi e fra tre anni guadagneremo 300
milioni. La maggior parte di noi ha messo solo la firma, rischiamo solo
in caso di bancarotta, di nostro non rischiamo nulla: dietro ci sono
banche e finanziarie. So che preparate uno sciopero, mi sa che è
inutile tanto ormai è tutto pronto per lo svecchiamento in Alitalia: è
cosa fatta…”. Sono rimasto senza parole.

Comandante Elvio D’Alù (era presente il primo ufficiale Ivan Pasquini)

(globalproject.info)

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