Pisa, Assemblea di Ateneo: grande partecipazione dal basso contro i verticismi e la malgestioni targate Unipi

Si è svolta questa mattina presso il Polo Fibonacci una
partecipatissima Assemblea di Ateneo, richiesta da Università
2.0
, per discutere sul bilancio 2009, che verrà approvato
nella seduta del Cda di domani, martedì 25. Nonostante gli
ostacoli opposti dai “piani alti” per concedere la sospensione
della didattica e il “no” del Preside di Scienze ad usufruire
dell’Aula Magna, richiesta all’ultimo minuto vista l’enorme
affluenza, il confronto e la riflessione tra studenti, ricercatori e
tecnici-amministrativi hanno avuto luogo e con risultati precisi.

L’introduzione alla complicata materia trattata, forse esplorata
per la prima volta dagli studenti, è stata curata dal “Tavolo
di analisi del bilancio di Ateneo”, nato all’interno del progetto
di autoriforma di Università 2.0. E’ stata spiegata le
gestione della contabilità nell’Ateneo, distinta nei livelli
di Amministrazione Centrale e di Strutture Didattiche Scientifiche e
di Servizio, per poi andare a vedere la situazione pregressa
dell’Università di Pisa, grazie all’ultimo bilancio consuntivo
disponibile, ossia quello del 2007.

L’analisi esposta si è soffermata in particolar modo
sull’analisi delle misure prese dall’Ateneo a fronte dell’elevato
disavanzo accumulato e del quale ogni anno viene rimandata la
soluzione.

Tra le questioni importanti trattate, il preoccupante dato che
dimostra come la contribuzione studentesca sembra superare il tetto
del 20% sul finanziamento ordinario dell’ateneo, il che porterebbe
la nostra università in una situazione di palese illegalità
visto che il tetto massimo è dato per legge.

Emerso anche l’annoso problema del tetto del 90% sul fondo di
finanziamento ordinario da non sforare, sono state mosse dure
critiche soprattutto alle cosiddette cattedre private ovvero agli
avanzamenti di carriera a scopi di ricerca per opera di privati che
per i primi cinque anni (in futuro 10) sostengono finanziariamente la
differenza, ma dopo cadono sulle spalle dell’ateneo con conseguenze
ben immaginabili.

I punti centrali della discussione, durata circa 3 ore, sono riassunti con precisione nella sintesi dei precari della ricerca e della didattica, che risportiamo sotto.

Gli studenti si sono poi dati appuntamento domattina alle 9.00
davanti al rettorato con il chiaro intento di bloccare il CdA visto
che non ci sono stati momenti pubblici di confronto con le autorità
accademiche per la discussione del bilancio.


Riportiamo di seguito la sintesi dell’assemblea a cura dei
precari della ricerca e della didattica di Pisa:

Assemblea di Ateneo 24 novembre 10.00 – 13.00

Aula “G” Fibonacci

Analisi pubblica del bilancio 2009 in approvazione

L’Assemblea è stata convocata
per illustrare i risultati dell’analisi del bilancio di Ateneo
compiuta dagli studenti di Università 2.0 insieme alla
collaborazione dei tecnici-amministrativi a tempo determinato.

I documenti presi in esame sono:

– il bilancio consuntivo 2007

– il bilancio consuntivo 2008 in
discussione domani al CdA

– il bilancio preventivo 2009 in
discussione domani al CdA

Come molti di voi sapranno, il bilancio
di Ateneo si compone di un insieme di centri di spesa autonomi,
definizione con cui si identificano le Facoltà, i
Dipartimenti, il Sistema Bibliotecario e altri. Strutture come le
singole biblioteche sono invece solo centri di responsabilità,
che non hanno un proprio bilancio.

In questa sede verrà analizzato
solo il bilancio dell’Amministrazione centrale (AC) e il suo
impatto sull’insieme dei bilanci delle Strutture Didattiche
Scientifiche e di Servizio (SDSS), che comprendono i singoli bilanci
degli altri centri di spesa (dipartimenti, facoltà…)

Tab. 1 – Bilancio consuntivo 2007 (in
milioni di euro)

AC

SDSS

Totale

Stanziamenti

– 16.6

+ 68

+ 51

A futuri esercizi*

– 14.2

– 59.5

– 73.7

Totale

– 30.8

+ 3.4

– 27.4

* la
voce rappresenta le uscite a carico del successivo bilancio.

La prima osservazione riguarda il fatto
che il grosso del disavanzo viene dall’Amministrazione Centrale.

Le cause del deficit sono da attribuire
secondo l’AC a:

1. spese per il personale

2. spese pregresse per il funzionamento delle SDSS: gran parte del
disavanzo delle SDSS dipende dal fatto che l’AC è in debito
con le SDSS. Ad esempio un dipartimento chiede un trasferimento di
fondi all’AC pari a 100 mln e l’AC ne versa solo 80, maturando un
debito di 20 mln. Questo perché le forme di indebitamento
interno sono più facilmente gestibili di quelle esterne.
Questo debito di 20 mln è stato negli ultimi anni quasi
interamente dedicato all’edilizia, settore che permette la
contrazione di mutui.

1. spese per il personale

– personale a tempo indeterminato:

o riduzione del numero dei
docenti: – 74 unità dal …da verificare… al 2007

o riduzione del personale
tecnico-amministrativo: – 274 unità dal …da verificare…al
2007

Queste
riduzioni trovano ragione:

negli incentivi ai prepensionamenti

negli incentivi ai trasferimenti

nel blocco parziale del turn over

nei finanziamenti esterni per
assunzioni e passaggi di carriera

personale a tempo determinato:

o mancata assunzione di 27
ricercatori in formazione

o blocco parziale turn
over per i tecnici amministrativi

o riduzione supplenze,
affidamenti didattici..

o abolizione sostituzioni
per maternità

o passaggio da contratti
semestrali a contratti trimestrali

Nonostante queste riduzioni l’Ateneo
di Pisa sfora il tetto del 90% del FFO (già dal 2006).

Questo perché gli aumenti
stipendiali del personale (scatti di carriera e di anzianità)
hanno superato i “risparmi” sopra citati.
Perché (come
viene citato nella relazione tecnica dell’Ateneo):

– dall’anno 2000 gli aumenti stipendiali sono a carico dell’Ateneo
(e non più del Ministero)

– la classe docente dell’Ateneo di Pisa è piuttosto anziana.

Cosa si prevede di
fare per l’anno 2009:

– riduzione del personale docente e tecnico-amministrativo a tempo
indeterminato

– abolizione contratti post-pensionamento

– riduzione del 10% del gettone di presenza

– aumento cattedre finanziate da privati e fonti esterne in genere

Queste strategie sono mirate a far
approvare un bilancio in cui risulti che l’Ateneo di Pisa è
sotto la quota del 90%. Comunque nel bilancio – ancora non
approvato – del 2008 la quota risulterebbe pari all’89.9%.

STRUTTURE DIDATTICHE
SCIENTIFICHE E DI SERVIZIO

L’AC continuerà a diminuire il
suo trasferimento alle SDSS.

Tab. 2 – Finanziamenti dell’AC
verso le SDSS

1999

2007

Finanziamento Ordinario

11.1 mln

6.4 mln

Tasse post-laurea

70% a favore delle SDSS e 30% a favore dell’AC

50% a favore delle SDSS e 50% a favore dell’AC

Spese per l’energia

20% a carico delle SDSS
e 80%

a carico dell’AC

40% a carico delle SDSS e 60% a carico dell’AC

Inoltre la quota a favore dell’AC sui
finanziamenti esterni (progetti europei di ricerca, progetti
regionali…) ottenuti dalle SDSS è stata aumentata dal 5% al
7%.

Tab. 3 – Previsioni dei finanziamenti
dell’AC verso le SDSS

2008

2009

Funzionamento Ordinario

3.85 mln

0.86 mln

Didattica

11.3 mln

5.57 mln

L’AC erogherà i fondi alle
SDSS solo per la parte che va a saldare il debito interno, ponendo di
fatto pari a zero il finanziamento e non preoccupandosi di andare a
verificare se e quali SDSS riusciranno a finanziarsi esternamente.

Questa operazione garantirebbe la
possibilità di ridurre il disavanzo dell’Ateneo a 18.8 mln
nel 2012.

A tutto questo sono da aggiungere le
considerazioni rispetto alla politica edilizia portata avanti
dall’AC.

POLITICA INVESTIMENTI EDILIZI

L’Ateneo di Pisa ha recentemente
richiesto un mutuo alla Cassa di Risparmio di Lucca Pisa e Livorno
per la somma di 112 mln di euro che prevedeva le seguenti garanzie:

– 72 mln con un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti

– 30 mln di fondi ministeriali

– 11 mln vendite immobili all’asta

La banca valutando la situazione
finanziera dell’Ateneo ha concesso un mutuo di 82.7 mln, di cui 10
mln sono andati a estinguere un vecchio mutuo.

Al momento non è chiaro se sia
stato predisposto un piano per ripagare il mutuo e quanto questo
inciderà sull’apparente riduzione del disavanzo attuata
attraverso le politiche sopra menzionate. L’Ateneo sarà in
grado di estinguere questo mutuo di durata 25ennale?

Tab. 4 – Totale disavanzo previsto
nei bilanci 2008 e 2009.

2008

2009

2010

2011

Bilancio 2008

-52.1 mln

-76.5 mln

-105.1 mln

-136.3 mln

Bilancio 2009

-47.6 mln

-42.9 mln

-33.8 mln

-26.6 mln

La tab. 4 evidenzia una forte riduzione
del disavanzo, che rischia di essere solo apparente, dato anche la
portata del mutuo e dei relativi interessi.

ENTRATE – TASSE UNIVERSITARIE

Tab. 5 – Tasse universitarie

Valori assoluti

% del FFO

2000

33.5 mln

17.7%

2007

40.5 mln

19.33%

2009 (val. previsto)

44.3 mln

20.54%

La legge prevede che le tasse
universitarie non superino il 20% del FFO; sembra quindi difficile
pensare che sarà approvato un bilancio che prevede tale
sforamento. Da menzionare che in ragione di una simile operazione
effettuata in passato dall’Ateneo di Firenze, gli studenti abbiano
chiesto e ottenuto un rimborso delle tasse universitarie.

Gli studenti e il personale
tecnico-amministartivo auspicano che il CdA che si riunirà
domani mattina faccia maggiore chiarezza sui punti oscuri del
bilancio emersi anche da questa analisi. Inoltre incoraggiano la
partecipazione al presidio davanti al Palazzo alla Giornata (ore 9.30
di domani, 25 novembre 2008).

 

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