Riportiamo il volantino che indice il presidio di domani dalle 17:00 in piazza Garibaldi:
6 dicembre, Atene: un poliziotto uccide a sangue freddo uno studente di quindici anni. Alexis Grigoropoulos, .In tutta la Grecia, da Atene a Salonicco, migliaia di persone si riversano nelle strade per urlare il proprio dissenso contro quest’assassinio di stato e gli abusi della polizia. L’esplosione di tanta rabbia individua subito nel governo di destra il responsabile di questa politica repressiva e conservatrice . Da quel giorno in tutta la Grecia studenti, lavoratori e migranti colpiscono banche, grandi centri commerciali, stazioni di polizia,i simboli di una politica capitalista che , in Grecia come in Italia vuole imporci il ruolo di chi paga la crisi..
20 dicembre, Pisa Il movimento greco in rivolta ha chiesto di organizzare una giornata di solidarietà internazionale. Raccogliere quest’appello, per noi, studenti e lavoratori in mobilitazione, non significa solo esprimere la nostra solidarietà per quanto accaduto in Grecia, ma sopratutto creare fronte comune fra tutti i soggetti che subiscono le conseguenze dell’attuale crisi del sistema economico. In Italia come in Grecia infatti i governi portano avanti una politica che favorisce la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, una compressione dei salari e una criminalizzazione dei soggetti sociali più deboli..La crisi la vogliono far pagare a noi! Agli studenti,che vedono sfumare sempre più il diritto allo studio e l’accesso ad un sapere critico ormai distrutti da decenni di riforme, ai lavoratori,. spesso precari,che, per gli interessi delle multinazionali, si vedono togliere il lavoro da un giorno all’altro , ai migranti, anello più debole della società, privati dei fondamentali diritti umani da leggi razziste. Ma noi la crisi non la paghiamo e per questo, costruiamo ogni giorno, in ogni luogo della società, le risposte ai nostri bisogni!
Ribadiamo la necessità di levare un’unica voce contro la distruzione del sistema pubblico di istruzione: in tutti i paesi dell’Unione europea, i governi nazionali su direttiva dei ministri dell’istruzione stanno attuando politiche che favoriscono il legame fra ricerca e interessi delle industrie o aziende locali, inoltre, è in atto uno smantellamento vero e proprio del carattere pubblico di tutto il sistema dell’istruzione, come dimostrano anche gli ultimi provvedimenti governativi in Italia..
Denunciamo la politica degli stati, ogni volta che emergono istanze dal basso, usano la repressione come mezzo di risoluzione dei conflitti, dimostrando di essere spinti dagli interessi delle elite dominanti e non di servire al bene comune, come strumentalmente proclamano i politici di turno.
Condanniamo il silenzio dei mass-media che, asserviti agli interessi delle élites economiche e politiche, ignorano, quando non strumentalizzano, le istanze e le forme di espressione dei movimenti che dal basso, in maniera orizzontale e autoorganizzata, esprimono le proprie istanze e costruiscono le loro proposte politiche.
Esprimiamo la piena solidarietà a tutti i movimenti vittime della repressione e la nostra condanna verso tutti gli assassinii di stato, nel ricordo di Carlo Giuliani, Alexis e di tutte le vittime della violenza di stato.
Per questo raccogliamo l’appello dei movimenti greci ed esprimiamo la nostra solidarietà anche a Pisa. Alla crisi che avanza noi rispondiamo con la costruzione della solidarietà internazionale!
Contro ogni Repressione
Contro l’ingresso dei privati nel sistema pubblico d’istruzione!
Contro il Silenzio dei Mass-media!
Università 2.0, Assemblea Permanente Aula R (Rete per l’Auto Riforma), Biblioteca Franco Serantini, Kronstadt (foglio Anarchico)