Pubblichiamo il volantino di convocazione di alcune realtà pisane per il corteo regionale che avrà luogo a Firenze sabato 10 Gennaio, in vista del corteo nazionale a Roma il 17 Gennaio.
FERMIAMO IL MASSACRO A GAZA!BASTA IMPUNITÀ PER I CRIMINI DI ISRAELEVITA, TERRA E LIBERTÀ PER IL POPOLO PALESTINESE
Il dolore della popolazione di Gaza è entrato nelle nostre case grazie alle immagini dei cameramen locali che mostrano quello a cui non siamo abituati: la verità. I giornalisti internazionali, tenuti fuori dalla striscia di Gaza, hanno cercato di comparare il massiccio attacco militare israeliano ai razzi di Hamas, ma le immagini ed il tragico numero dei morti e dei feriti li hanno smentiti.L’attacco è stato lanciato su una popolazione provata da due anni di embargo che hanno lasciato gli ospedali senza medicine, distrutto centrali elettriche e l’intera economia della striscia, con il 79,4% della popolazione sotto la soglia di povertà e un tasso di disoccupazione del 45,5%. Ora si aggiungono centinaia di vittime delle operazioni militari, per lo più civili, tra cui almeno 220 bambini. E’ in atto un genocidio e come tale va definito.L’argomento dell’autodifesa di Israele, ripetuto da quasi tutti i media, non ha basi di verità, inoltre la tregua era già stata rotta da Israele con due bombardamenti su Gaza che a novembre hanno ucciso 10 palestinesi.
Le stesse organizzazioni israeliane pacifiste hanno dichiarato: “Siamo responsabili della disperazione di un popolo sotto assedio. Hamas da settimane aveva dichiarato che sarebbe stato possibile ripristinare la tregua a condizione che Israele riaprisse le frontiere e permettesse agli aiuti umanitari di entrare. Il governo d’Israele ha scelto consapevolmente di ignorare le dichiarazioni di Hamas e ha cinicamente scelto, per fini elettorali, la strada della guerra”.L’operazione "Piombo fuso" compiuta sull’area più densamente popolata del mondo avrebbe inevitabilmente fatto una strage, e i bombardamenti indiscriminati si qualificano come crimini contro l’umanità. Sono crimini di guerra l’uso di armi non convenzionali come bombe al fosforo bianco, uranio impoverito, bombe a grappolo, nonché il bombardamento deliberato di edifici civili come la scuola dell’Onu che fungeva da rifugio per sfollati, sotto le cui macerie sono rimaste 40 vittime. Sono almeno 5 i medici uccisi da cecchini mentre recuperavano i feriti o su ambulanze prese di mira, come hanno denunciato la Croce Rossa internazionale e la Mezzaluna rossa.
Sui giornali il Cardinal Raffele Martino, presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace ha dichiarato che "Gaza assomiglia sempre più ad un grande campo di concentramento". Desmond Tutu, leader della lotta di emancipazione dei neri in Sudafrica, giudica il trattamento subito dai Palestinesi analogo se non peggiore al regime di Apartheid e chiede quindi un boicottaggio internazionale che imponga a Israele di rispettare i diritti umani dei Palestinesi e porre fine a 41 anni di occupazione dei loro territori.Occorre fermare questa strage che provoca quotidianamente morti e barbarie: per questo decidiamo di opporci all’arroganza di Israele, un paese che in 60 anni ha violato (con la complicità degli USA) decine di delibere dell’ONU, e si è reso responsabile di crimini di guerra. Il massacro di Gaza deve finire, ma con un’inchiesta seria e approfondita sulle responsabilità di Israele, e l’invio di osservatori internazionali per porre fine al regime di Apartheid ed abbattere il muro.
Il Governo Berlusconi smetta di assumere inaccettabili posizioni di equidistanza, difenda i diritti legittimi del popolo palestinese assieme al diritto ad un futuro di pace per entrambi i popoli, revocando immediatamente i trattati di cooperazione militare tra Italia e Israele.Accogliamo l’appello della società civile palestinese che dal 2006 chiede sanzioni al comportamento di Israele, ci impegniamo a studiare forme di boicottaggio mirate per colpire l’economia di guerra Israeliana, chiediamo alla comunità accademica di non dare spazio all’ideologia sionista e auspichiamo che l’Unione Europea non approvi l’intensificazione dei suoi rapporti commerciali con Israele.
Un Ponte per, Rebeldìa, Confederazione Cobas, Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani
“Non è il fondamentalismo, a essere bombardato in questo momento, ma tutti coloro che qui si oppongono al fondamentalismo, tutti coloro che a questa ferocia indistinta non restituiscono un odio uguale e contrario, ma le parole del dialogo, la lucidità del ragionare, il coraggio di disertare.Non è un attacco contro il terrorismo, questo, ma contro l’altra Palestina, terza e diversa, mentre schiva missili stretta tra la complicità di Fatah e la miopia di Hamas” (Mustafa Barghouthi, al-Mubadara)
CORTEO REGIONALE a FIRENZEsabato 10 gennaio, concentramento alle ore 15,30 in piazza S. Marco a Firenzeappuntamento ore 13, 30 stazione centrale di Pisa
GAZA SIAMO TUTTI NOImartedì 13 gennaio 2009 ore 21: 30Auditorium del centro “Maccarrone” (La stecca) via Silvio Pellico 6 -incontro con:Yosuef Salman, Mezzaluna rossa palestinese/introduce Giuliano Marrucci, giornalista
MANIFESTAZIONE NAZIONALE a ROMAsabato 17 gennaio 2008(per prenotare un posto sul pullmann per Roma, tel. 050563083, tel. 0509711526, 3495792576, 3280254173, costo 10 euro andata e ritorno )
fonte: Rebeldia.net