Human Rights Watch accusa Usa e Italia sull’immigrazione: enormi danni ai diritti umani

L’amministrazione Bush ha prodotto
’enormi danni’ nel mondo per quanto riguarda la tutela dei diritti
umani, e l’imminente amministrazione Obama dovra’ mettere il rispetto
dei valori fondamentali dell’uomo al centro delle sue politiche se
davvero vorra’ migliorare la situazione oggi esistente al mondo. Ma
anche in Italia, con le politiche seguite sull’immigrazione, la
situazione e’ peggiorata in tema di rispetto dei diritti fondamentali.
L’accusa viene da Human Rights Watch (HRW), una delle piu’ importanti
organizzazioni internazionali per la tutela dei diritti umani, che ha
presentato oggi a Washington il suo ultimo Rapporto sulla situazione
mondiale.
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Il
Rapporto 2009 e’ un atto di accusa senza appello nei confronti della
politica americana degli ultimi anni. Per far fronte a emergenze
oggettive, come quelle poste dal terrorismo, secondo HRW ha seguito un
linea di condotta tale per cui, nel mondo, sono aumentati e si sono
aggravati i casi di ingiustizia, repressione, violazione dei
fondamentali diritti dell’uomo, e nei fatti i continui appelli rivolti
dall’Onu sono rimasti inascoltati, compresi gli ultimi per Gaza.
Il mondo, secondo HRW, sta peggio. Gli attacchi di militari (regolari e
non) nei confronti di civili continuano a verificarsi in diversi Paesi
del mondo ’dall’Afghanistan alla Colombia, dal Congo alla Georgia, da
Israele ai territori Palestinesi’ sottolinea il Rapporto. Repressioni
politiche sono in corso in Birmania, Sri Lanka, Cina, Cuba, Corea del
Nord, Iran, Arabia Saudita, Zimbabwe. ’Abusi su donne, bambini,
rifugiati, lavoratori, omosessuali’ sono all’ordine del giorno in
decine di Paesi nei cinque continenti, e violazioni continue avvengono
anche da parte dei Paesi impegnati nella lotta contro il terrorismo, in
particolare Francia, Gran Bretagna e Usa.
Nel suo Rapporto HRW non risparmia critiche anche all’Italia.
Ricorda, per esempio, che in un memorandum del luglio scorso il
Commissario del Consiglio d’Europa per i Diritti Umani, Thomas
Hammarberg, ha messo in evidenza ’l’aumento in Italia di incidenti a
sfondo razzista e xenofobo, cosi’ come una crescente discriminazione
nelle politiche governative nei confronti di Rom e Sinti’. Il Rapporto
ricorda che gli incidenti del maggio scorso di cui furono vittima
alcune le comunita’ nomadi, in seguito ai quali fu proclamato uno stato
d’emergenza in Lazio, Campania e Lombardia ’dando alle autorita’ locali
poteri speciali’. ’In seguito a questi episodi, il Parlamento Europeo –
scrive Human Rights – adotto’ una risoluzione chiedendo all’ Italia di
bloccare il provvedimento sulle impronte digitali ai Rom. La
Commissione Europea muto’ il suo atteggiamento critico dopo che
seguirono da parte del governo italiano assicurazioni che non erano in
corso schedature di dati di tipo etnico’.
HRW acritica poi il Governo italiano per l’atteggiamento avuto in due
vicende specifiche: la vicenda legata al sequestro dell’ex Imam di
Milano Abu Omar (nell’ambito della quale il governo ha posto il segreto
di Stato), e la vicenda riguardante il tunisino Essid Sami Ben
Khermais, detto Saber, espulso dall’Italia nel giugno scorso nonostante
fosse pendente un pronunciamento da parte della Corte Europea, che
aveva a suo tempo accolto un suo ricorso.
Viene citata invece in termini positivi l’Unione Europea, soprattutto
per quanto riguarda l’intervento messo in atto in estate in occasione
della crisi tra Georgia e Russia.

Fonte: ADUC, meltingpot.org

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