”Siamo attrezzati per tutte le emergenze freddo” commentò il Sindaco Letizia Moratti il 6 Gennaio. Ieri il personale Amsa che ritirava la nettezza urbana in piazza Durante ha trovato la sesta vittima della strada e del freddo, un altro clochard, come scrivono i giornali nel tentativo di non far trasparire la cruda realtà sotto il velo nobile della lingua francese.
E’ una strana perversione della stampa italiana questa; nel quotidiano sappiamo tutti che diremmo semplicemente “barboni". Peccato che in Francia clochard assuma lo stesso identico significato peggiorativo di “barbone”. Sui giornali francesi si parla infatti di SDF, sans domicile fixe, corrispondente all’incirca al nostro “senzatetto”. E i francesi in quanto a senzatetto hanno sicuramente più esperienza di noi, come potete constatare da questa foto.
Milano è evidentemente carente in quanto a servizi sociali e strutture di accoglienza e con questo inzio d’anno dovrebbe forse riflettere meglio chi ha il compito di occuparsene. Oltretutto, l’assessorato alle politiche sociali guidato da Mariolina Moioli gestisce ben il 40% del bilancio comunale. Pertanto quello che viene fatto dall’assessorato col cosiddetto piano antifreddo e’ davvero poco rispetto alle risorse finanziarie di cui puo’ avvalersi.
La Moioli sapeva dell’emergenza freddo da 20 giorni e, contrariamente al Sindaco di Roma, non ha aperto di notte la metropolitana per i senzatetto. Altre iniziative sono state prese, come la disposizione di circa 1.000 posti letto e l’acquisto di 500 sacchi a pelo. In città, ogni notte, sono presenti 7 unità mobili: 4 della Croce Rossa Italiana, una della Fondazione Fratelli di S. Francesco, una della Ronda della Carità e una dei City Angels che assistono i senzatetto offrendo loro coperte, bevande calde.