Roma – Ancora violenza xenofoba contro migranti dell’est nella capitale. Questa volta due fratelli albanesi sono stati aggrediti a Tor bella monaca in piena notte.
Unica colpa: essere migranti. Circa trenta persone armate di coltelli, spranghe e secondo gli aggrediti anche di pistole, si sono avvicinate ai due fratelli e hanno chiesto loro se erano romeni. Giusto il tempo di rispondere che erano albanesi e sono partite le botte. I due sono stati lasciati a terra. Pochi minuti dopo sono arrivate le forze dell’ordine che hanno potuto solo costatare l’accaduto. I due giovani non sono andati in ospedale e non hanno sporto denuncia per paura di ritorsioni.
Dopo le solite parole piene di retorica delle istituzioni rimane acceso il dibattito sulla sicurezza. Da una parte si denota come la deriva securitaria sia completamente inefficace rispetto ad atti di violenza che continuano a susseguirsi da nord a sud e sempre più spesso a spese di migranti, dall’altra parte emerge con tutta chiarezza la pericolosità della pseudo-giustizia fai da te. Le ronde, autorizzate o meno, sono frutto della campagna a sostegno dell’uso della forca, dell’occhio per occhio, dell’uso improprio e privatistico del diritto di difesa delle comunità. Di certo le ronde non difenderanno i migranti dalle aggressioni razziste, e per quanto tempo ancora la polizia resterà a guardare a lungo l’affermarsi della privato della violenza.