La notizia sembra incredibile, ma non lo è. L’Ateneo di Pisa ha deciso, dal 8 al 14 aprile, di interrompere i servizi di pulizia interna a tutte le strutture dell’università. Tali servizi, affidati a diverse cooperative tramite esternalizzazioni, saranno interrotti quindi per un periodo che non coincide con il periodo di chiusura delle sedi universitarie.
Significa che già da oggi, ma anche domani e domani l’altro, così come martedì, seppur con le strutture aperte, molte delle quali con ancora addirittura gli appelli d’esame e un notevole afflusso di studenti, le strutture rimarranno sporche e visibilmente degradate.
Il perchè di tutto questo? Semplice: la crisi, i tagli, mancano risorse, si deve risparmiare, razionalizzare, per cui facciamo un piccolo sforzo, tanto sotto le feste per uno o due giorni non se ne accorge nessuno.
Purtroppo però il personale perde ore di lavoro, quando rientrerà a lavoro troverà un sovraccarico mostruoso di sporcizia da togliere, ma va bene lo stesso.
Va bene perfino che sia gli studenti, ma più in generale tutto il personale, sia costretto ad utilizzare bagni stomachevoli e uffici indecenti, per qualche giorno.
Si è capito insomma che c’è una certa predilezione a tagliare proprio in prossimità delle feste, vedi il caso delle aperture serali delle biblioteche, anche se forse in quel caso ci si è fatti prendere troppo la mano. Un mese pare esagerato (ma tranquilli che a settembre si recupera, parola di….uhm…).
In tutto questo c’è comunque una nota molto divertente (decidiamo di vederla così) sembra che in tutto l’Ateneo ci siano un paio di zone dove la pulizia verrà effettuata anche durante le festività. Ad occuparsi di ciò è proprio la coop incaricata in quella struttura tradizionalmente: la "Promos".
Le due zone sono curiosamente all’interno dello stesso palazzo che, guarda caso, è proprio il palazzo "Alla Giornata".
Ancora più precisamente le due zone sarebbero due piani di quello stesso palazzo, e sempre per puro caso stiamo parlando del piano dove si trova l’ufficio del direttore amministrativo, e il piano dove si trova l’ufficio del Rettore.
Adesso è chiaro chi comanda, da una parte un signore che si è pure fatto installare un lettore di impronte digitale per entrare nella sua segreteria, dall’altro il prezioso manager dell’azienda numero uno in città.
Quanto è bello sapere come vengono spesi i "soldi pubblici" (leggi: nostri). Quanto è bello sapere che in tempo di vacche magre facciamo tutti degli sforzi, cercando di risparmiare dai tagli, proprio i servizi fondamentali.
Quanto sarebbe bello se domattina qualcuno sporcasse quei piani, giusto per fargli capire che la crisi la devono pagare anche loro.
Meglio scherzarci sopra…
Vinz