Riportiamo di seguito l’appello dei Cobas. Il sindacato chiede a tutti gli studenti, di iniziare a raccogliere firme e organizzarsi insieme per contrastare il tanto discusso nuovo regolamento sulla concessione degli spazi dentro l’Università. Sulla base di tale regolamento ancora una volta intervengono invece gli studenti di "Sinistra Per", criticando il comunicato uscito dalle fila del cartello delle associazioni di Rebeldia, rivendicandosi pienamente la posizione di positività già espressa precedentemente. Questo non solo perchè hanno votato favorevolmente in senato accademico, ma soprattutto perchè l’iter che ha portato al regolamento è passato attraverso una commisione "paritetica", a detta loro, in cui proprio loro erano protagonisti. Assenti invece i collettivi, che hanno già espresso la loro posizione contraria al regolamento.
Si restringono gli spazi di libertà e di discussione all’università e in tutta la città di Pisa appello agli studenti ; Raccogliete firme e organizziamoci insieme contro il regolamento.
Nell’Ateneo di Pisa da alcuni mesi si stanno restringendo gli spazi di libertà e di partecipazione.
Quello che ci preoccupa è il sostegno accordato da liste studentesche a provvedimenti che vanno nella direzione di mercificare non solo il sapere ma anche l’uso di spazi universitari fino ad oggi liberi ambiti dove discutere, dialogare, organizzare dibattiti.
Non capire che il nuovo regolamento sugli spazi è espressione di un modello universitario analogo a quello voluto dalla Gelmini e da Berlusconi è un segnale preoccupante specie per quanti poi rivendicano in pubblico la riappropiazione di spazi e processi di autoformazione (come saranno possibili in una università che offrirà i propri spazi solo a pagamento??)
Dal rifiuto di concedere le aule per le iniziative organizzate dalla campagna di boicottaggio a sostegno del popolo palestinese, al vergognoso silenzio del corpo accademico verso le cariche della polizia agli studenti, registriamo fatti preoccupanti che sanciscono la chiusura dell’università rispetto alla città.
Negli anni l’università, specie nelle stagioni di maggiore conflitto sociale, è stato un punto di discussione aperto a lavoratori e cittadini, la presenza di molti operai nelle aule dell’ateneo ha avuto anche l’effetto di avvicinare i docenti e gli studenti alla cittadinanza e di acculturare con convegni e dibattiti quanti avevano abbandonato gli studi
Abbiamo più volte ripetuto le strette analogie tra il regolamento sull’uso delle biblioteche e il regolamento per la concessione di spazi dell’ateneo gestiti direttamente dall’amministrazione centrale.
Poche riflessioni su questo testo,
1) Gli spazi saranno per lo più a pagamento (sempre, per il personale esterno all’Università).
2) Anche per la concessione gratuita il concessionario dovrà sostenere le spese per la vigilanza, per l’antincendio e il pronto soccorso.
3) Il Rettore avrà il potere di revocare la concessione e in molti casi verrà richiesta una cauzione.
E’ evidente che questo Regolamento si prefigge l’obiettivo ben preciso di eliminare ogni libero accesso alle aule universitarie, eliminare le aule autogestite, lasciare a Rettori e Presidi ogni decisione in materia.
il nostro invito va agli studenti:respingete questo regolamento e combattete ogni forma di restringimento degli spazi di libera discussione.
COBAS UNIVERSITA’_ COBAS PUBBLICO IMPIEGO PISA
articoli correlati:
Il Coordinamento dei Collettivi, in merito al regolamento sulla concessione degli spazi nell’Ateneo
Regolamento sugli spazi universitari: i comunicati