Il 18 Giugno in tribunale udienza per lo sfratto di Rebeldia

Dopo la denuncia da parte di Rebeldia dello stallo in cui versano le trattative che vedono coinvolta l’amministrazione comunale, ecco che, puntuali, i rischi paventati dal cartello di associazioni che fanno parte del Laboratorio delle Disobbedienze si palesano. Il Tribunale di Pisa ha fissato per il 18 giugno l’udienza del processo per lo sfratto di Rebeldia da Via Battisti sulla base del ricorso presentato dalla CPT. Il nesso tra i due eventi è palese e scontato. Da mesi Rebeldia tenta di portare avanti un dialogo che vede coinvolti Sindaco e Presidente della Provincia, ma ultimamente i due rappresentanti si sono trincerati sempre più dietro la scusa di non poter far niente rispetto alle scelte della CPT. Strano, dal momento che Comune e Provincia sono i due soci di maggioranza dell’azienda.
Strano anche che tutto ciò avvenga in un momento in cui l’amministrazione comunale sbandiera una variante del regolamento urbanistico che dovrebbe essere democraticamente vagliata da tutta la cittadinanza, da tutto l’associazionismo pisano. Ma forse tutto ciò non è tanto strano, e si configura come un altro triste esempio del modo di procedere di un’amministrazione che da una parte annuncia apertura e dialogo, dall’altra mostra, nei fatti, chiusura e ottusità. Da una parte si parla di proposte e critiche che la cittadinanza potrebbe avanzare rispetto alla variante urbanistica, dall’altra si offrono pochissimi giorni perchè queste proposte possano essere presentate. Da una parte si parla di dialogo con le comunità senegalesi, dall’altra si approva un’ordinanza che toglie nell’immediato la possibilità di vivere dignitosamente a quelle stesse persone con cui si vorrebbe dialogare. Da una parte si apre un tavolo di trattative per trovare una soluzione per il futuro di un’esperienza importante come quella di Rebeldia, dall’altro si affossa questa stessa trattativa, facendosi scudo di motivazioni pretestuose, e si lascia procedere la vicenda su una strada che prelude ad una soluzione di forza.

J. Bonnot

IL TRIBUNALE DI PISA FISSA PER IL 18 GIUGNO L’UDIENZA PER LO SFRATTO DEL PROGETTO REBELDIA

Sono 4 mesi che le istituzioni di questa città, nonostante dei chiari impegni presi e sottoscritti per proseguire un tavolo di confronto per individuare una collocazione di tutte le attività del Progetto Rebeldía nel quartiere della stazione, non ci danno più alcuna risposta e si sottraggono agli incontri.

Una ragione che spiega tutto ciò purtroppo c’è e per questo nelle ultime settimane abbiamo lanciato un forte allarme: l’obiettivo di queste istituzioni è oggi quella di sgomberare il Progetto Rebeldía, trasformare una questione politica in un problema di ordine pubblico, mettendoci con le spalle al muro per provare a dividere le associazioni del Progetto Rebeldía.
Il mandante è chiaro. L’esecutore altrettanto: la Cpt, che in questi mesi ha intrapreso tutta una serie di iniziative che miravano a sabotare il confronto e far saltare la trattativa. Abbiamo denunciato più volte questo comportamento chiedendo al Sindaco ed al Presidente della Provincia di intervenire, in quanto i due enti sono soci di maggioranza dell’azienda, ma non abbiamo mai avuto risposta, anzi ci è stato detto: "non possiamo fare nulla".
Questo silenzio, questa mancanza di iniziativa era voluta, costruita e cercata per far sembrare che le responsabilità dello sfratto del Progetto Rebeldía non avessero una matrice politica ma fossero un fatto tecnico. E cosí, come avevamo purtroppo annunciato, è arrivato l’ennesimo assalto contro il Progetto Rebeldía: in questi giorni ci è stata notificata la comunicazione dal Tribunale di Pisa che il 18 giugno 2009 si svolgerà il processo per lo sfratto di Rebeldia da Via Battisti sulla base del ricorso presentato dalla CPT.
La nostra risposta a questa ennesima intimidazione è chiara: in questi mesi che ci separano dal processo le attività e le iniziative in città a difesa del Progetto, cosí come l’anno scorso, si moltiplicheranno e chiameremo pesantemente alle loro responsabilità il Sindaco ed il Comune, il Presidente della Provincia Pieroni, il Rettore dell’Università di Pisa. La questione di Rebeldía attraverserà con forza anche le elezioni provinciali.
E’ inaccettabile che le istituzioni abbiano sospeso di fatto la trattativa ed il confronto, sostenendo con il loro silenzio, e non solo, la preparazione di soluzioni di forza. Da parte nostra difenderemo quanto costruito in questi anni: con sempre più associazioni e soggetti che sono entrati a far parte del Progetto Rebeldía. Noi ribadiamo che siamo disponibili al confronto ma senza essere sotto ricatto come invece avviene. Pretendiamo correttezza e chiarezza da parte delle istituzioni che invece si sono distinte per portare avanti una doppia verità, senza mai voler entrare nel merito delle numerose proposte che abbiamo avanzato in questi anni per trovare una soluzione.
Tutti gli impegni presi dalle istituzioni sono stati sempre violati: noi ribadiamo che siamo favorevoli e lavoreremo come sempre per individuare una soluzione che garantisca la stabilità, l’unità e il radicamento territoriale del Progetto Rebeldia, nonchè la continuità delle attività delle quasi 30 associazioni che lo compongono. Per riprendere il confronto il primo passo tocca ora alle istituzioni che cosí come hanno determinato che si arrivasse ad un processo di sfratto, ora devono far fare marcia indietro a questo iter.
Come faranno a noi non interessa. E’ chiaro che se si vuole discutere, e la dimostrazione di questi mesi però purtroppo dice l’esatto contrario, ciò non può avvenire sotto minaccia come oggi sta accadendo. Da parte nostra siamo e saremo in via Battisti, ed invitiamo tutta la città a difendere uno spazio e delle attività che ogni giorno rendono questa città più libera, democratica ed accogliente.

Progetto Rebeldía:
Acklab – Africa Insieme – Babilon Mediateca – CiboliberoKC – Chicco di Senape – Ciclofficina – Cinemaltrove – Cinematic – Distretto di Economia Solidale – El Comedor Estudiantil Giordano Liva – Emergency Pisa – Equilibri Precari – Fratelli dell’Uomo – Gruppo d’Acquisto Solidale Pisano – LIPU Pisa – Ingegneria Senza Frontiere – Caffetteria Critica Machu Picchu – Mezclar Ambulatorio Migranti – ¡Mosquito! – Osservatorio Antiproibizionista – Laboratorio delle Disobbedienze Rebeldía – Rebeldía Media Crew – Rebeltheater – Scacchi Insorgenti – Gruppo TNT Lavoro Non Lavoro – Trinacria Gio Family – Un ponte Per Pisa

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