Riportiamo di seguito il comunicato inviatoci dagli studenti, dagli specializzandi, dai dottorandi, dai ricercatori-docenti precari e dai lavoratori strutturati ed esternalizzati delle biblioteche, attivi nell’ assemblea che ha diffuso un recente appello, in cui si richiede al Rettore un Senato Accademico pubblico, per discutere del futuro dei centri bibliotecari a fronte dei tagli.
In calce al comunicato vengono diffusi tre importanti appuntamenti per l’inizio della prossima settimana:
Lunedì 11 Maggio ore 13.00_ Assemblea con i lavoratori delle biblioteche in preparazione dell’assemblea d’Ateneo, indetta dagli studenti di Università 2.0 per mercoledì 13
ore 15.00 Assemblea con i lavoratori del DSU, sempre in preparazione dell’assemblea d’Ateneo
Martedì 12 Maggio ore 10.00_ Presidio davanti al palazzo del Rettorato in concomitanza con la seduta del Senato Accademico, dove si discuterà della richiesta protocollata dai precari in merito al Senato Accademico pubblico e straordinario.
Mercoledì 13 Maggio ore 10.00_ Presso il Polo Carmignani avrà luogo l’assemblea d’Ateneo indetta dagli studenti di Università 2.0, dove si discuterà del futuro delle biblioteche a fronte dei tagli e delle problematiche inerenti al DSU (diritto allo studio).
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Il comunicato diffuso dall’Università di Pisa in data 2 Aprile continua a lasciare inascoltate legittime richieste di maggiore trasparenza e chiarezza, minimizzando una situazione complessa come quella della politica bibliotecaria di ateneo, nel quadro delle restrizioni governative che si abbatteranno sul Fondo di Finanziamento Ordinario esponenzialmente almeno fino al 2013, e a fronte di un costante aumento della contribuzione studentesca.
Nel comunicato si sostiene che le biblioteche hanno subito tagli di minore entità rispetto ad “altre strutture dell’Ateneo”, le quali non vengono indicate. Si afferma inoltre che non sono state tolte risorse al Sistema bibliotecario centrale, inteso come struttura centrale di gestione dell’area bibliotecaria, senza specificare che in questo caso i costi sono fissi: quindi l’Università rivendica come politica una scelta obbligata. Due sono infatti le principali voci di uscita: una corrisponde ai costi derivanti dall’appalto sui servizi diurni e notturni di ricollocazione e front office, ed essendo un appalto aggiudicato per una certa somma, è chiaro che tale somma non può diminuire in corso d’opera; l’altra voce riguarda gli abbonamenti alle risorse elettroniche che, gestite in ambito consortile, impongono prezzi cui è impossibile sottrarsi, se non correndo il rischio di penali e di uscita dal consorzio, e che inevitabilmente aumentano. Il finanziamento del Sistema bibliotecario centrale dunque rimane invariato, perché esso consiste di voci blindate. Per altro, bisogna considerare come le spese per le riviste non siano sostenute interamente dal Sistema centrale, ma vedano il contributo delle singole biblioteche, e quindi, dati i tagli imposti non solo dall’Ateneo ma ancora da Facoltà e Dipartimenti negli scorsi giorni e settimane, non è detto che anche questa voce di spesa non subisca diminuzioni consistenti.
In una lettera che invita gli studenti e le loro famiglie a dare il cinque per mille all’Università di Pisa, il Rettore afferma che con la quota del 2007 saranno acquistati libri, e nel comunicato si dichiara che gli orari di apertura non verranno modificati. Ciononostante, si infligge e si rivendica un taglio del 25% al “funzionamento delle biblioteche”, con conseguente perdita di valore di quegli orari e di quei libri, come se non si sapesse (o non si volesse ammettere) che una biblioteca non è semplicemente una raccolta di documenti, bensì un servizio articolato e composito, che permette agli utenti di fruire nel modo migliore delle collezioni locali, di condurre ricerche bibliografiche attraverso l’utilizzo di repertori aggiornati, grazie al supporto di un servizio di reference qualificato, di accedere alla consultazione di documenti non posseduti fisicamente dalla biblioteca mediante il servizio di prestito interbibliotecario. La voce “Funzionamento delle biblioteche” significa, infatti, servizi come la catalogazione, il prestito interbibliotecario e il document delivery, personale qualificato e numericamente sufficiente al bancone, manutenzione tempestiva dei computer: in breve, l’esigenza di un impegno coraggioso e strategico per il futuro, non la difesa o, ancor peggio, l’arretramento rispetto alle posizioni presenti. Il personale bibliotecario di Ateneo è sotto organico da anni, ma forse in Rettorato qualcuno è convinto del contrario; e poca deve essere la fiducia nella professionalità di chi è in servizio, se la si mortifica con riforme dannose e tagli onerosi, che complessivamente – fra Ateneo, Facoltà e Dipartimenti – raggiungono percentuali da paralisi per le strutture.
Se questi, come recita il Comunicato di Ateneo, sono “gli sforzi fatti per garantire e migliorare la qualità del servizio che le biblioteche universitarie offrono agli studenti e ai docenti pisani”, chiediamo che si abbia il coraggio di sostenerli e di difenderli in una seduta pubblica del Senato accademico, alla quale ci aspettiamo partecipino, oltre al Rettore e al Direttore amministrativo, tutti i Senatori, incluso il professor Barbuti, delegato del Rettore nel nuovo organo di indirizzo e controllo del sistema bibliotecario, assieme al dirigente dell’area bibliotecaria, Renato Tamburrini, e a tutte le più alte cariche accademiche. Una richiesta specifica in tal senso è stata depositata presso l’Ufficio di protocollo, a nome dei circa 700 firmatari dell’appello che il 20 marzo 2009 era stato diffuso nella rete all’indirizzo
http://www.firmiamo.it/salviamolebibliotecheateneo, con l’adesione di circa 180 docenti, ricercatori, tecnici-amministrativi strutturati del nostro Ateneo. Il pronunciamento favorevole del prossimo Senato del 12 maggio 2009 sarebbe finalmente un segnale di partecipazione e di democrazia, in inversione di tendenza rispetto ai deprecati avvenimenti che a fine 2008 contraddistinsero l’approvazione a porte chiuse del bilancio di Ateneo.
Studenti, specializzandi, dottorandi,
ricercatori-docenti precari e
lavoratori strutturati ed esternalizzati delle biblioteche
Si rende noto che, in vista dell’assemblea di Ateneo indetta dagli studenti per il giorno 13 maggio, lunedì 11 maggio è fissata una riunione preventiva per le ore 13.00 a Palazzo Matteucci, per discutere delle eventuali forme di partecipazione e di informazione del corpo studentesco. Nello stesso giorno, alle ore 15.00, si svolgerà un primo incontro con i lavoratori dell’azienda regionale del DSU (diritto allo studio universitario), che versano in situazioni analoghe a quelle dei bibliotecari. Martedì 12 Maggio, in concomitanza con la seduta del Senato Accademico che deve discutere della richiesta di Senato straordinario e pubblico relativamente al funzionamento dei centri bibliotecari, è indetto un presidio per le ore 10.00, davanti a palazzo “Alla Giornata”.