ASSEMBLEA D’ATENEO: 13 Maggio ore 10 Polo Carmignani

Pubblichiamo di seguito il volantino di convocazione dell’Assemblea d’ Ateneo, diffuso dagli studenti di Università 2.0. Il volantino tocca in particolare due temi: i tagli alle biblioteche e la nuova politica del diritto allo studio universitario, a confronto con gli sprechi e le "cattive spese" emerse dall’ultima approvazione del bilancio preventivo 2009 dell’Ateneo pisano: Sono appena passate le elezioni studentesche. Come Università 2.0, abbiamo scelto di non partecipare. Vogliamo riservare il nostro protagonismo alla costruzione di percorsi dal basso che si oppongano alla politica di annichilimento dell’Università, portata avanti a livello nazionale da Tremonti e dalla Gelmini e assecondata dai singoli atenei. Pochi esempi di come si sta ridisegnando l’Università di Pisa:
 
• aumento del peso economico sugli studenti con il bilancio consuntivo 2008 che sfora il tetto massimo di introiti derivabili dalle tasse studentesche (abbiamo pagato più del dovuto);
• chiusura degli spazi per iniziative extra-didattiche (v. caso del Polo Marzotto);
• peggioramento dei servizi, come la mensa che, in seguito all’accentramento del DSU a livello regionale, vedrà abbassare i propri parametri di qualità e aumentare i prezzi a fronte di un costante aumento di dirigenti con stipendi d’oro;
• gestione privata del pubblico, come nel caso della casa dello studente Praticelli, che passerà a gestione privata per 30 anni, e della PLUS, casa editrice dell’Ateneo, coinvolta a partire dal 2006 da un scandalo finanziario e giudiziario che svela la vera natura del rapporto pubblico/privato, basato sulla tutela di interessi e clientelari e la ricaduta di sperperi e buchi di bilancio sugli studenti;
• taglio del 25 % per le strutture bibliotecarie, approvato nell’ultima seduta del CDA blindata dalla polizia e con il beneplacito di Sinistra per e Ateneo Studenti, e accentramento della spesa per le biblioteche sotto un’unica commissione a gestione baronale, cui ora si sono aggiunti i tagli a livello di facoltà (Lettere e Scienze Politiche tagliano del 100% i loro finanziamenti alle biblioteche).
 
Tutto questo produce gravissimi danni per gli utenti e i lavoratori delle biblioteche, oltre ad avere pesanti ricadute sulle strutture stesse:
1) Tagli mascherati da presunti spostamenti delle aperture serali delle biblioteche;
2) Difficoltà negli acquisti di monografie e negli abbonamenti a riviste;
3) Ritardi nella catalogazione di molti libri già acquistati, per mancanza di personale;
4) Sospensione per lunghi periodi dell’anno di servizi essenziali come il prestito interbibliotecario;
5) Ritardi nell’assegnazione dei fondi alle biblioteche che stanno comportando difficoltà anche negli acquisti più banali (carta igienica, cancelleria).
Il 2009 rischia di passare alla storia come l’anno in cui l’Università di Pisa cessò di comprare i libri. È un paradosso che non può essere giustificato con la retorica della crisi e dell’inevitabilità dei tagli.
 
Riteniamo che dietro ci sia una precisa scelta politica del nostro Ateneo, che ha deciso di accettare passivamente la riforma universitaria e la finanziaria, per salvaguardare poi i propri interessi clientelari e tagliare i servizi ritenuti inutili (cioè tutti quelli a beneficio degli studenti). Le cifra parlano da sole:
il taglio alle biblioteche si aggira sui 280.000 euro; il bilancio revisionale del 2009, però, stanzia 108.000 euro per le cerimonie di ateneo, 200.000 euro di spese per il funzionamento degli organi di governo (le blindature di polizia pesano su questa somma?) e 520.000 euro per le indennità di carica, di cui 62.750 al rettore.
 
Insomma tra banchetti, cene di lusso, riunioni a porte chiuse, indennità di carica, prebende varie, sostegno a strutture come la PLUS, gli SPRECHI DEI BARONI superano di gran lunga i tagli alle biblioteche. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato insieme a bibliotecari e ricercatori precari per arrivare a un dibattito pubblico sui tagli. Contro l’attacco alle biblioteche sono già state raccolte 1.000 firme, tra cui 200 firme solo tra i docenti di ruolo.
 
Per questi motivi: LUNEDI’ 11 appuntamento a palazzo matteucci alle 13.00 con bibliotecari e ricercatori e alle 15.00 con i lavoratori del DSU MARTEDI’ 12 alle 10,00: presidio davanti al rettorato insieme a bibliotecari, lavoratori del DSU e ricercatori in concomitanza con il Senato Accademico. L’auspicio è che all’interno dell’organo prendano in seria considerazione la richiesta protocollata dall’assemblea dei ricercatori-docenti precari e sostenuta da un migliaio di firmatari, in favore di un SENATO ACCADEMICO PUBBLICO E STRAORDINARIO per discutere sul futuro funzionamento delle biblioteche universitarie a fronte dei pesantissimi tagli subiti.
 
MERCOLEDI’ 13 MAGGIO ore 10.30: ASSEMBLEA D’ATENEO c/o il Polo Carmignani
 
Università 2.0
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