L’Ateneo pisano ha mentito sui tagli alle biblioteche. Del 33% in meno le risorse stanziate

Pisa_È di pochi giorni fa la nuova notizia sul versante dei tagli alle biblioteche universitarie. Già da tempo si aspettava l’assegnazione dei fondi che segue il bilancio di previsione. Questa riguarda tutte le biblioteche dell’Ateneo, tra cui il nuovo centro bibliotecario di Giurisprudenza. Rimane ancora esclusa Scienze Politiche, che continua ad avere biblioteche di dipartimento frammentate tra loro e tardando a costituirsi come centro unico.

In una delle ultime riunioni dei direttori è stata diffusa una tabella che mette a confronto l’assegnazione dei fondi da parte dell’Ateneo nel 2008 con quella del 2009. Finalmente, dunque, si riesce a calcolare la vera mole dei tagli, basandosi su dati oggettivi diramati dall’amministrazione centrale.

Il taglio complessivo, come molti già avevano annunciato, è di circa 250.000 euro. Infatti, se la cifra assegnata dall’Ateneo alle biblioteche, per l’anno passato era di 750.000 euro, quest’anno è di sole 500.357,14 euro. In particolare, rispetto alle varie biblioteche:

 

 

Fondi dall’Ateneo 2009

Fondi dall’Ateneo 2008

Percentuale taglio

Agraria

36.354,7

54.575,9

33,39%

Antichistica

36.596,4

54.953,4

33,41%

Chimica

25.660,7

38.538,1

33,42%

Economia

45.700,1

68.388,1

33,18%

Farmacia

23.540,5

35.412,0

33,52%

Filosofia e storia

52.188,7

78.119,5

33,19%

Ingegneria

42.885,9

64.323,7

33,33%

Lingue e letterature moderne 1

36.209,6

54.214,1

33,21%

Lingue e letterature moderne 2

40.465,7

60.642,9

33,27%

Matematica informatica e fisica

37.080,3

55.456,9

33,14%

Medicina e chirurgia

42.285,1

63.326,3

33,23%

Veterinaria

23.176,6

34.820,8

33,44%

Scienze naturali e ambientali

27.144,9

40.584,5

33,12%

Storia delle Arti

31.068,0

46.643,8

33,39%

TOTALE

500.357,14

750.000,00

33,29%

 

Manca all’appello Giurisprudenza, ma per questa struttura non si possono fare confronti visto che per l’anno 2008 non aveva ricevuto soldi, non essendosi ancora costituiti in centro bibliotecario unico. Sulla tabella a nostra disposizione manca anche il dato di assegnazione di quest’anno. Questa informazione mancante potrebbe aumentare la cifra totale di assegnazione di circa 30.000 euro, facendo calare di circa il 3% il taglio complessivo.

Altri dati emersi riguardano l’assegnazione dei fondi da parte delle facoltà e dei dipartimenti alle varie strutture bibliotecarie. Per il 2008, le facoltà hanno contribuito in totale di circa 950.000 euro (più di quanto ha contribuito l’Ateneo, in sostanza) verso le proprie biblioteche (comprese dunque Scienze Politiche e Giurisprudenza), mentre i dipartimenti hanno contribuito per 587.057,00 euro.

Per il 2009 questi dati ancora non ci sono, ma è noto che alcune facoltà hanno già deliberato in consiglio ingenti tagli a questo importante settore. Un taglio del 100%, con un totale azzeramento di risorse, per quel che riguarda la facoltà di lettere e filosofia, e del 70% per quel che riguarda la facoltà di Ingegneria. A fronte di questo possiamo concludere che l’Ateneo fino ad oggi ha spudoratamente mentito sulla mole dei tagli.

In data 2 aprile un comunicato reso pubblico dall’Università dichiarava che i tagli si aggiravano intorno al 25% e non al 30% annunciato dall’ “appello per la salvaguardia delle biblioteche”.

I tagli per ogni struttura invece superano palesemente il 33%.

Questi tagli indiscriminati per ogni biblioteca non tengono conto neanche di altri importanti fattori. A parer nostro, è da considerare molto azzardata la scelta di tagliare a tutti in parti uguali. Questo perchè le biblioteche scientifiche utilizzano in misura maggiore le risorse elettroniche, i cui abbonamenti, salatissimi, sono spesa a parte rispetto ai dati sopra riportati. Le biblioteche umanistiche, necessariamente più legate al materiale cartaceo, i cui costi di acquisto sono inclusi nelle spese di funzionamento, vengono così penalizzate per l’acquisto di monografie e abbonamenti a riviste cartacee. Mentre i settori scientifici potranno rimpiazzare in parte con una spesa ingente nelle risorse elettroniche (che possono far pagare pure a “fondo terzi”, ovvero anche ai privati che investono nella ricerca), le biblioteche umanistiche saranno costrette a una sostanziale diminuzione degli acquisti o a una riduzione degli orari di apertura.

Adesso c’è da sperare che per il mese di Giugno, momento in cui ci sarà l’assestamento di bilancio, l’Ateneo “liberi” altre risorse per queste strutture, altrimenti c’è il serio rischio di veder paralizzate le biblioteche umanistiche in primis e tutto il comparto a seguire.

Intanto domattina avrà luogo l’assemblea sindacale, indetta dalle RSU e dai sindacati confederali, per tutto il personale tecnico amministrativo delle biblioteche, per parlare dei processi di riorganizzazione in atto nel settore e dei sempre più contestati tagli.

L’assemblea si svolgerà nell’aula E1 del Polo Fibonacci (ex Marzotto) dalle ore 8.30 del mattino, motivo per cui molte delle biblioteche universitarie domattina rimarranno chiuse fino alle 11.30.

 

Vinz

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