Pisa, presidio-corteo dell’Onda contro il G8, contro la repressione.

Anche Pisa ha aderito alla giornata di mobilitazione di ieri contro il G8 e contro l’ondata repressiva che ha colpito e sta colpendo decine di persone in tutta Italia. Il presidio indetto ieri pomeriggio alle 17 dall’Onda pisana si è trasformato presto in un corteo che, dietro lo striscione “L’onda non si arresta. No G8. Liberi tutti, liberi subito!” ha invaso la vicina facoltà di Giurisprudenza.
 
 
Qualche centinaio fra studenti, attivisti, simpatizzanti ha animato per un paio d’ore l’austero edificio con interventi, slogan e musica, prima di riprendere la strada per un corteo più lungo che ha fatto tappa dapprima in Prefettura e poi a Ponte di Mezzo dove è stata “illuminata” con torce e fumogeni la scritta sulla sponda dell’Arno “No G8. Liberi tutti”. Un nutrito drappello di digossini, spesso bersagliati dagli slogan, ha seguito tutti gli spostamenti mentre, nascosti in alcuni punti “caldi” della città, erano appostati alcuni cellulari della Celere, pronti ad intervenire.
Desmond G.,
Zeliha P.

Di seguito il volantino distribuito ieri:

NON UN PASSO INDIETRO!
Contro la criminalizzazione del movimento, diffondiamo la protesta.

Lunedì scorso ventuno compagni e compagne sono stati arrestati in tutta Italia. Le loro case perquisite, a Torino, Napoli, Milano, Bologna e Padova. Ventuno persone colpevoli di aver partecipato al corteo contro il “G8 dell’Università” del 19 maggio scorso a Torino.
Sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e di violenza privata. Sono accusati di aver fatto parte dei “trecento cattivi” di un corteo “buono”, inteso come corpo spaurito, distante, pacifico, colorato, molle, “buono”.
In molti abbiamo nel cuore la “rivolta di Torino”, in molti l’abbiamo vista come “L’Onda perfetta”, la migliore risposta che gli universitari potessero dare ai 40 rettori rinchiusi al Castello del Valentino, a Torino; NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO, non siamo disposti a dare nessuna fiducia alle istituzioni e ai poteri che hanno provocato questa crisi e tutte quelle precedenti.

Lo Stato ha deciso di criminalizzare l’Onda a due giorni dal G8 dell’Aquila, con l’intento dichiarato di impedire ulteriori proteste; un G8 già indebolito dalle pressioni internazionali su Berlusconi e dal protrarsi di una crisi di cui nessuno di questi “Giganti della Terra” sembra possedere neanche la comprensione, figuriamoci una soluzione.
Peccato che a poche ore dagli arresti gli studenti universitari abbiano risposto in tutta Italia, occupando dieci università in solidarietà con gli arrestati, ed hanno urlato per la scarcerazione dei compagni e delle compagne in decine di cortei e presidi. Ancora una volta hanno generalizzato in tutta Italia la protesta contro il G8 e contro la crisi.

 A Roma il corteo dell’Onda è stato attaccato dalla Guardia di Finanza, che ha fermato trentacinque persone e convalidato l’arresto per dieci di queste.
Tutto il movimento ha fissato per venerdì 10 luglio una giornata di mobilitazione in tutte le città italiane, in solidarietà con gli arrestati, contro la criminalizzazione della lotta, perché non siamo disposti a pagare le conseguenze sociali di questa crisi. A Torino c’eravamo tutti. E tutti e tutte ci rivendichiamo i blocchi, le azioni, le occupazioni, i momenti di scontro che hanno caratterizzato il corteo di Torino come tutto lo scorso autunno, e che sono solo l’inizio di quello che vi aspetta l’autunno prossimo. La vostra crisi è appena cominciata.

Venerdì 10 LUGLIO
CONCENTRAMENTO PIAZZA GARIBALDI
ORE 17:00

CONTRO LA CRIMINALIZZAZIONE DEL MOVIMENTO

CONTRO IL G8 DELL’AQUILA

PER LA SCARCERAZIONE IMMEDIATA DI TUTTI I COMPAGNI E LE COMPAGNE ARRESTATI

LIBERI TUTTI, LIBERI SUBITO

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