Innse, siglato l’accordo. Il 12 ottobre gli operai rientrano in fabbrica.

MILANO – Gli operai della Innse possono finalmente scrivere la parola fine dopo 16 mesi di lotta.
L’accordo definitivo per il passaggio al gruppo Camozzi è stato firmato ieri (01.10.09 n.d.r.) a mezzanotte. Era rimasto aperto ancora il contenzioso con il proprietario dell’area, l’immobiliare Aedes, per il quale è dovuto scendere in campo il Comune di Milano, per ridefinire la destinazione d’uso del terreno sul quale sorge la fabbrica.
 
Al tavolo infatti anche l’assessore comunale allo Sviluppo del territorio, Carlo Masseroli e il prefetto del capoluogo lombardo, Gian Valerio Lombardi. Ma alla fine è stato dato il via libera all’ultimo passaggio e l’accordo è stato siglato.
Si conclude così la vicenda che ha visto 49 lavoratori prima occupare la fabbrica e autogestire la produzione, e poi quando a gennaio scorso sono stati sgomberati, tenere vivo il presidio per altri 8 mesi, fino allo scorso agosto, quando un nuovo tentativo di sgombero nel silenzio estivo era stato messo in campo per chiudere definitivamente la fabbrica.
 
Già alcuni macchinari erano stati venduti, ma gli operai non si sono persi d’animo. Quattro di loro, insieme a un sindacalista Fiom, sono saliti in cima a una gru a 10 metri d’altezza e lì sono rimasti per 9 giorni, decidendo di scendere solo di fronte alla certezza di un accordo. E così è stato. L’11 agosto a l’una di notte è arrivato l’annuncio che Camozzi aveva firmato il passaggio della proprietà della Innse.
 
Dopo i festeggiamenti, ancora qualche incertezza. Prima la richiesta di risarcimento da parte degli acquirenti dei macchinari, poi le difficoltà poste dalla Aedes. Oggi, finalmente, l’accordo definitivo. Entro il 12 ottobre i lavoratori potranno far ripartire la produzione. La Innse riparte, Camozzi può contare sull’energia inesauribile dei lavoratori, che ha già visto in campo.
 
Anna Maria Bruni, www.dazebao.org
 
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13 Agosto, 2009

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