Rifondazione Comunista annulla il convegno con un’impresa israeliana. Accolto l’appello proveniente dalla campagna BDS.

L’appello era stato lanciato nella due giorni
dedicata al BDS che si è tenuta il 3 e 4 Ottobre a Pisa presso Rebeldia.
Un centinaio di attivisti, referenti delle organizzazioni italiane più
rappresentative nella solidarietà alla Palestina, hanno discusso le
modalità di applicazione in Italia della campagna nonviolenta di
Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni su Israele.

L’interruzione dei
rapporti economici e di collaborazioni culturali con aziende e
istituzioni israeliane mira a indurre tali enti a prendere posizione
contro l’occupazione dei territori palestinesi, contro l’apartheid e per
il diritto al ritorno dei profughi palestinesi.
Una richiesta immediata di tutte le associazioni e i sindacati presenti
al meeting di Pisa è stata rivolta al PRC-Toscana affinchè annullasse un
convegno sullo smaltimento dei rifiuti in cui si dava grossa visibilità
all’azienda israeliana ArrowBio e alla tencologia da essa brevettata.

Il
convegno faceva parte di una serie di incontri organizzati da Medicina
Democratica e PRC per conoscere esperienze, metodi e sistemi a freddo
alternativi all’incenerimento dei rifiuti, ma l’esigenza di
approfondimento non spiegava l’alta visibilità data ad un’azienda leader
israeliana, che inviando il proprio responsabile commerciale a questo
convegno si candidava a vendere la propria tecnologia agli enti locali
toscani.

Dopo un incontro con referenti della Campagna BDS, gli
organizzatori del convegno hanno affermato di condividere obiettivi e
metodi della campagna: è inaccettabile intrattenere rapporti commerciali
ordinari con uno Stato che nega il diritto alla esistenza e all’autodete
rminazione del popolo palestinese, costruendo un sistema che ricorda
quello dell’apartheid in Sudafrica.

Per questo il convegno verrà
riproposto nei prossimi mesi con diversa formula, che eviti di
pubblicizzare aziende o brevetti israeliani.
L’appello per il boicottaggio proviene dalla società civile palestinese,
che dal 2005 chiede alla società civile internazionale di applicare
sanzioni dal basso sui crimini dello Stato di Israele.

La campagna è
sostenuta da associazioni, sindacati, chiese di tutto il mondo, comprese
molte associazioni progressiste israeliane, e azioni di disinvestimento
sono state addottate anche da governi come quello norvegese. I piccoli e
grandi risultati ottenuti negli ultimi mesi dimostrano la ragionevolezza
e la necessità del boicottaggio e del disinvestimento.

Gruppo BDS-Pisa per la Palestina

Sito:www.inventati.org/bds-pisa

E-mail: bds-pisa@inventati.org
– contatti cell: 329 0540808

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02 Ottobre, 2009

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