Nelle ultime settimane sono spuntate, con la puntualità degna del migliore orologio svizzero, notizie e note Ministeriali che mettono in guardia dal pericolo terrorista e, per rendere più credibile questa operazione mediatica, ipotizzano alleanze tra antifascisti, centri sociali e settori islamici.
In questa situazione di allarmismo ingiustificato, utile a deviare l’attenzione della pubblica opinione dai problemi reali (miseria crescente, perdita di posti di lavoro, tagli ai servizi, provvedimenti legislativi a salvaguardia del Premier), prendono corpo manovre repressive che portano in carcere decine di militanti per non parlare dei decreti penali di condanna e delle denunce a carico degli occupanti di case, degli studenti, delle realtà sociali che operano a fianco dei migranti e contro i disastri ambientali.
Gli ultimi arresti riguardano 4 militanti del movimento studentesco milanese che hanno avuto la sventura di non pagare quattrocento fotocopie in una copisteria appartenente a membri di Comunione e Liberazione al termine di una manifestazione cittadina contro il caro studi. L’accusa? Rapina aggravata e lesioni!
Ormai l’applicazione del diritto ha perso qualsiasi criterio di logicità-congruità e la ragionevolezza dell’azione penale,volendo prescindere da tutti i pregiudizi sociale e politici possibili,si è dissolta in una nuvola di fumo! Lo Stato non ci pensa due volte a reprimere chi oppone il suo sdegno alle politiche reazionarie del Governo in carica.
In questo caso, la motivazione degli arresti è oscura e non si può che fare un sorriso davanti la svista di quattro ragazzi che dimenticano di pagare delle fotocopie e un’accusa (fra l’altro la fattispecie criminosa è molto astratta) che implica sanzioni pesantissime. I moventi di resistenza non possono fare altro che rilevare questo baratro enorme che si sta creando fra governanti e governanti:tolleranza zero per chi vive fino in fondo il disagio sociale e impunità per i responsabili delle morti sul lavoro, dei disastri ambientali, di politici collusi con Mafia e criminalità.
La democrazia sta assumendo un carattere assolutamente olocratico; il Presidente del Consiglio rivendica la sua carica istituzionale nonostante i processi i corso e con un serie di normative ad personam.
Facciamo appello a tutte le forze sinceramente democratiche e antifasciste di mobilitarsi per la difesa del diritto al futuro e contro lo smantellamento dell’università pubblica. Chiediamo con forza il rilascio dei compagni;intanto seguiranno nuove iniziative volte a suscitare,attraverso la controinformazione,la consapevolezza e lo sdegno dei cittadini!
Comitato anti-fascista e anti-razzista Toscano