Come riorganizzare la Polizia Municipale senza alcuna risposta sulle dotazioni organiche, sui tempi di trasferimento nella nuova caserma, e senza il minimo investimento nel settore.
Con la delibera di Giunta n. 50 del 2 Marzo scorso, l’Amministrazione Comunale ha dato il via alla riorganizzazione della Polizia municipale, un processo che, nel Comune di Pisa, va avanti lentamente a pezzi e bocconi ma, soprattutto all’insaputa del personale e sulla pelle dei lavoratori.
Prima di definire un piano di assunzioni adeguato, non solo si ignorano le varie osservazioni della parte sindacale del 17 febbraio ma, si avvia un processo fondamentale sulla base di una vaga e sommaria informativa in cui molti dei contenuti della delibera non furono neanche accennati.
Prima di definire un serio piano esecutivo di gestione dei servizi, per tamponare il degrado della periferia cittadine frutto di anni di scellerata politica antiborsoni, si pensa di riproporre, senza alcun rispetto e sicurezza, il personale over sessanta in funzioni operative aumentando i funzionari.
Prima di definire un piano di formazione assente da anni, si prosegue con il rafforzamento delle funzioni di pubblica sicurezza ma, per la polizia di prossimità, sono proprio i fondi a mancare anche nel bilancio 2010.
Prima di definire i rapporti tra il Comune e Pisamo, si continua a non fare chiarezza sul rapporto che le società partecipate devono avere con la polizia municipale e, parlando solo di necessarie relazioni, ad ignorare i disagi di gestioni promiscue di problemi di traffico, segnaletica e permessi.
La perdita funzioni di carattere amministrativo proprie della polizia municipale senza il minimo accenno alle assunzioni necessarie per raggiungere quel tetto di 160 agenti che l’Amministrazione ha definito da sola indispensabile, non offre grandi prospettive a noi lavoratori.
Quindi, speriamo sia il consueto messaggio pre-elettorale…
COBAS PUBBLICO IMPIEGO PISA