Comunicato contro i tagli alle biblioteche, dall’assemblea degli utenti e lavoratori di Ingegneria

Riceviamo e pubblichiamo:

Martedì pomeriggio noi studenti e lavoratori precari abbiamo organizzato un’assemblea nella facoltà di Ingegneria, alla presenza della Direttrice, per informare tutti gli utenti della Biblioteca della Facoltà di Ingegneria della grave situazione che si è venuta a creare a seguito della riduzione dei finanziamenti destinati al Sistema Bibliotecario dal nostro Ateneo e per denunciare come inaccettabile la riduzione dell’orario di apertura in vigore da questa settimana, che prevede che la Biblioteca sia aperta solo dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 19.

Nel giro di due mesi si è passati da un chiusura alle 23 ad una chiusura alle 19 e alla perdita dell’apertura al sabato mattina. A ciò si aggiunge il mancato rinnovo di numerosi abbonamenti di riviste che la nostra biblioteca non ha potuto rinnovare lo scorso anno a causa di un fortissimo taglio ai finanziamenti, che ha comportato il mancato rinnovo di 104 riviste, una risorsa indispensabile per tesisti, dottorandi, ricercatori e professori. Inoltre a causa della carenza di fondi, nel 2009 la Biblioteca di Ingegneria non ha potuto comprare alcun libro.

Questi tagli hanno provocato una serie di azioni di protesta da parte degli studenti dettate dalla preoccupazione riguardo alle elementari condizioni di studio e di ricerca nella nostra Università. Le Biblioteche dell’Università devono essere considerate una ricchezza comune per l’Ateneo e per la cittadinanza e anche un servizio che gli studenti contribuiscono a finanziare con le tasse. Un servizio fondamentale per un vero diritto allo studio. Studenti e lavoratori sono le figure che stanno pagando il conto più salato delle politiche di tagli fortissimi al sistema dell’Università Pubblica operate dal governo Berlusconi e delle scelte di gestione finanziaria dell’attuale Amministrazione Centrale.

A fronte di tutto ciò, gli studenti e i lavoratori esternalizzati, chiedono l’avvio tempestivo di un percorso, di carattere pubblico, sulla tematica che porti le istituzioni ad assumersi le proprie responsabilità e soprattutto ad impegnarsi, in tempi brevi, a reperire risorse finanziarie da destinare al sistema bibliotecario, sarebbero sufficienti poche decine di migliaia di euro. Inoltre riteniamo indispensabile una discussione in merito in tutti gli organi dell’Ateneo, partendo dai Consigli di Facoltà per arrivare al Senato Accademico.

Studenti e lavoratori della biblioteca di Ingegneria.

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