Tornerà il fascismo? Tranquilli, un po’ è già tornato”
(Giorgio Bocca, Annus Horribilis)
Il decreto “interpretativo” adottato dal governo al fine di ‘sanare’ le beghe di poltrona, che hanno determinato inadempienze e illeciti nella presentazione delle liste elettorali in Lombardia e Lazio da parte del partito di Berlusconi, è un abuso che fa scempio delle regole istituzionali, dei principi costituzionali, della democrazia.
Si tratta di un atto indegno della civiltà giuridica democratica; un provvedimento che non prende in alcuna considerazione quel quadro condiviso di regole e della separazione dei poteri finalizzata al loro rispetto: regole che costituiscono il presupposto della regolarità del voto.Un provvedimento, che ancora una volta chiarisce la logica del sopruso e dell’arbitrio, l’intento autoritario di una parte politica contro la generalità dei cittadini, come dimostrano anche i provvedimenti “ad personam” (“legittima suspicione” “lodo Alfano”, “processo breve”, “legittimo impedimento”, ecc.), che da anni tengono sotto ostaggio il parlamento, mentre i lavoratori sono sviliti dalla crisi economica e sociale. Per questi motivi non possiamo non condannare il ruolo avuto dal presidente della repubblica (le cui funzioni consistono nella garanzia del rispetto della Costituzione!), per avere apposto la propria firma al decreto governativo, il quale, rappresentando una violazione plateale dei principi costituzionali, ha una valenza chiaramente eversiva dell’ordine democratico.
E’ il momento in cui lavoratori, studenti, antifascisti, democratici si mobilitino contro questo ennesimo atto liberticida.Per la difesa della libertà, della solidarietà, dei diritti democratici, tutte conquiste della Resistenza contro il fascismo e il nazismo, a cui il decreto del governo ha inferto un colpo di estrema gravità.
COORDINAMENTO ANTIFASCISTA ANTIRAZZISTA – PISA