Impregilo, l’azienda che ha “ammodernato” la struttura ospedaliera crollata durante il terremoto

Avete tutti presente Impregilo? Sì, quella azienda leader che è immischiata nei peggiori affari della penisola, quella dell’appalto dei servizi di smaltimento dei rifiuti in Campania, quella della costruzione dell’ inceneritore di Acerra, quella dei lavori sulla TAV con conseguenti danni ambientali, quella dei lavori sul "bel ponte" sullo stretto di Messina e, per finire, della risistemazione della Salerno-Reggio Calabria, sistemazione che è slittata nel tempo e richiederà più fondi, come di consueto è stato per tutti i lavori portati avanti da questa azienda leader.

Fuori dalla penisola nel passato vari scandali e atti di corruzione e concussione hanno visto inquisiti i diversi amministratori delle società del gruppo Impregilo. All’estero, in particolare nei paesi dell’America Latina e dell’Africa, Impregilo in qualità di capogruppo è stata coinvolta e citata in giudizio rispetto a reati riguardanti l’ambiente e la salute delle popolazioni locali in cui le "grandi opere" venivano edificate.

Ora avete presente l’ospedale San Salvatore dell’Aquila? Si, quello che è venuto giù come un fuscello durante la grande scossa di terremoto che ha colpito l’Aquila, quello che era stato inaugurato alla fine degli anni ’90, e dopo la prima scossa è risultato inagibile al 90%. Quello che ha ucciso due bambini ricoverati in pediatria.

Bene, sorprendetevi e scoprite che proprio Impregilo ha consegnato le chiavi di tale Ospedale.

Dopo che la notizia stava diventando di dominio pubblico, l’azienda ha mandato subito un comunicato al mondo giornalistico:«Noi non abbiamo lavorato a nulla che sia strutturale riguardo l’ospedale de L’Aquila – spiega Giampaolo Frant, direttore dell’ufficio stampa della Impregilo – Poi, siamo in democrazia, e ognuno, specie sui siti, può scrivere quello che vuole». «L’ospedale ha iniziato la costruzione nel 1972, mentre noi abbiamo vinto una gara nel 1991, quando l’intera struttura era già stata tirata su. Il nostro compito, con diversi stralci durato fino al 2002, è stato quello di realizzare gli impianti sussidiari: pavimenti, bagni, impianti elettrici e meccanici, mobili, opere di cintura. Ma non ho idea di chi abbia precedentemente realizzato la struttura».

Purtroppo però chi ha consegnato le chiavi della struttura dopo aver fatto i lavori di ammodernamento doveva sapere bene quali erano le condizioni precarie dell’ospedale stesso, avendo fatto i dovuti rilevamenti, e nonostante ciò non ha esitato a lucrare sui lavori per poi consegnare, in un territorio altamente a rischio sismico, una struttura pericolosa.

Speriamo che i lavori di ammodernamento sulla Salerno Reggio Calabria siano di altro tipo.

Intanto, per maggiori approfondimenti sui lavori che Impregilo ha effettuato nell’ospedale, tristemente famoso dell’Aquila, vi inoltriamo il seguente articolo tratto da peacereporter, che fa una significativa comparazione con ben altra struttura ospedaliera, costruita in meno tempo e con molti meno soldi, nonostante la "location".

Vinz

 

Chi lo ha costruito, l’ospedale San Salvatore dell’Aquila?

Tutti gridano allo scandalo, e giustamente, perché quell’ospedale, finito di costruire e inaugurato alla fine degli anni ’90, è venuto giù come un fuscello. Un’ala è completamente crollata, mentre il resto della struttura è stata dichiarata inagibile al 90 percento, mentre le autoambulanze continuavano a scaricare proprio lì decine di feriti.

Il crollo hanno causato la morte di due bambini ricoverati in pediatria.

I lavori di costruzione dell’ospedale sono iniziati nel 1972, trentasette anni fa. Per ultimarlo, dunque, ci sono voluti quasi trent’anni.

La spesa prevista era di 11 miliardi e 395 milioni di lire, la capienza di 1.100 posti.

Poi, mano a mano che il tempo passava, i posti letti previsti nel progetto originale, si sono ridotti a d essere 560. Un bel risparmio? No di certo, perché quasi alla fine dei lavori l’ospedale sarà costato circa 164 miliardi di lire. Cioé circa 84.698.931 (leggasi più di ottantaquattro milioni di euro e mezzo).

L’Ospedale di cardiochirurgia che Emergency ha costruito a Khartoum (questo) è costato 12 milioni. Chiavi in mano. Attrezzature biomedicali comprese. Utile sapere però che sia le strutture che i biomedicali cardiochirurgici sono quanto di più caro esista in chirurgia. Per costruire quell’ospedale (in Africa, nei pressi del deserto, non vicino ad un centro cittadino europeo) ci sono voluti meno di tre anni. I primi scavi erano partiti nell’ottobre 2004, l’ospedale si è inaugurato nel marzo del 2007. E, a detta di tutti i tecnici che lo hanno visto e toccato, e di tutti i chirurghi che ci han lavorato, quell’ospedale, con i suoi pannelli solari per l’energia, i suoi sistemi di filtraggio dell’aria e le altre tecnologie impegate, è uno dei più belli del mondo.

Dicevamo che l’ospedale San Salvatore, quasi alla fine dei lavori, era costato 84,7 milioni di euro. Quasi alla fine perché per finire i lavori ce ne sono voluti altri 16. Totale, quasi 101 milioni di euro. Nove volte di più di uno dei centri di cardiochirurgia migliori al mondo.

Una inchiesta parlamentare, che risale al 2000, che è anche l’anno in cui il San Salvatore fu inaugurato, aveva messo in rilievo «l’irrazionalità e l’obsolescenza dell’impianto costruttivo, la scarsa qualità dei materiali impiegati oltre all’enorme dispersione dei percorsi orizzontali».

Come dire, si sapeva tutto fin dal giorno dell’inaugurazione del San Salvatore.

Ma chi ha consegnato "chiavi in mano" quel catorcio assassino di ospedale alla Asl dell’Aquila? Una piccola ditta di costruzioni, poco nota al pubblico e alle cronache: l’Impregilo.

Cioé la più importante azienda di costruzioni italiane, quella stessa che apre il suo sito con la frase "il progresso, la più grande delle nostre opere", che nel 2007 ha chiuso con un fatturato di 2.627 miliardi di euro e con un risultato di 131.2 milioni. Una azienda che ha tra i suoi consiglieri di amministrazione persone del calibro di Beniamino Gavio (Società iniziative Autostradali), Andrea Novarese (Gemina Spa), Giuseppe Piaggio e Claudio Cominelli, che sono anche consiglieri di amministrazione della Atlantia (la ex Autostrade Spa) del gruppo Benetton. In Atlantia Piaggio e Cominelli siedono di fianco a Alberto Clò, che a sua volta è consigliere della Italcementi, che vede nel consiglio di amministrazione anche Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria. Oltre a loro, nel consiglio di amministrazione siede anche Nicola Fallica, a sua volta consigliere di amministrazione della Immobiliare Lombarda della famiglia Ligresti.

Il gotha delle costruzioni, dunque, gestisce Impregilo, che è la stessa azienda che sta costruendo l’alta velocità tra Milano e Napoli e tra Torino e Venezia. Quella stessa che sta ammodernando (come ha ammodernato l’ospedale San Salvatore?) la Salerno-Reggio Calabria, per cui ha appena chiesto un prolungamento di tre anni per la consegna dei lavori. Quella stessa a cui il governo vorrebbe affidare i lavori per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e delle nuove centrali nucleari. Quella stessa che aveva in gestione, attraverso la Fibe, il processo di smaltimento dei rifiuti della regione Campania.
Per contratto, i lavori di costruzione dell’inceneritore di Acerra, sarebbero dovuti terminare nel 2003. Sono finiti nel 2009, con sei anni di ritardo. Sei anni che sono costati centinaia di milioni di Euro e la disperazione degli abitanti della Campania, sommersi dai rifiuti.

Fu l’Impregilo, dunque, a consegnare l’ospedale San Salvatore alla azienda sanitaria de L’Aquila. Quell’ospedale, l’altroieri, ha ucciso.

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