Pubblichiamo l’appello degli studenti medi all’assemblea nazionale convocata per il 7 Dicembre a Pisa ed il documento redatto all’assemblea romana del 15/11/08.
In seguito all’assemblea degli studenti medi, tenutasi il 15/11/2008 alla Sapienza di Roma (a cui hanno partecipato più di venti città italiane), gli studenti delle scuole superiori presenti si sono riconvocati in una seconda, e ben più grande, Assemblea Nazionale che si terrà domenica 7 Dicembre a Pisa.
L’assemblea è stata convocata al fine di creare un momento realmente rappresentativo del Movimento Studentesco delle scuole superiori, per riprendere fiato in quanto la lotta è evidente che sarà di lunga durata e per discutere tutti assieme le posizioni da assumere di fronte alle questioni più importanti che si presentano al Movimento:
– mettere in comunicazione e coordinare le varie realtà sparse sul territorio nazionale;
– mettere in comunicazione la nostra lotta con quella degli altri settori sociali colpiti dalla crisi: lavoratori, pendolari, studenti universitari, occupanti di case, migranti e chiunque altro che, partendo dalla necessità di soddisfare i propri bisogni, si sta autorganizzando per riprendersi ciò che gli spetta;
– durante domenica 7 partire con un confronto nazionale sul concetto di autoriforma per poi lanciare in tutte le scuole tavoli di lavoro propositivi sull’autoriforma;
– rilanciare in tutte le scuole i collettivi studenteschi e nuovi tipi di gruppi di aggregazione politica aperti alla collaborazione con forze esterne alle scuole superiori, rilanciando così anche coordinamenti cittadini e regionali;
– rilanciare su scala nazionale la giornata di venerdì 12/12/2008 (sciopero generale da trasformare in sciopero generalizzato) di modo da portare in tutta Italia un giorno di forte lotta e conflitto sociale.
La convocazione dell’Assemblea Nazionale è lanciata dal Coordinamento Cittadino di Pisa, ed è sottoscritta e appoggiata dai Coordinamenti Cittadini di: Roma, Milano,Torino, Bologna, Bari, Padova, Viareggio, Alessandria, Venezia e Livorno.
SVOLGIMENTO
Sabato 06/12:
Ore 13:00 Liceo Scientifico Filippo Buonarroti
Pomeriggio: sistemazione spazi per accogliere le delegazioni
Domenica 07/12:
Ore 10:00: inizio Assemblea Plenaria
Ore 13:00: pausa pranzo
Ore 14:00: rientro in assemblea
Ore 16:00: chiusura Assemblea Plenaria
Ore 17:00: apertura tavoli di lavoro:
– Tavolo "Interazione e Mobilitazione" (come prendere contatto con le altre realtà in lotta e quali date indire di mobilitazione nazionale)
– Tavolo "Didattica" (passare dalla critica alla riforma alla proposta attiva)
S
S
era: chiusura tavoli di lavoro
Lunedi 08/12:
Ore 10:00: Seconda Assemblea Plenaria di resoconto dei tavoli e per redigere un documento unitario nazionale.
Per Informazioni chiamare:
Lorenzo: 3403698471
Lorenzo: 3381601623
Fabio: 3382830235
Lorenzo: 3403698471
Lorenzo: 3381601623
Fabio: 3382830235
COORDINAMENTO STUDENTI MEDI PISA
DOCUMENTO APPROVATO ALL’ASSEMBLEA ROMANA DEL 15/11/2008
Raccogliendo l’appello lanciato dagli studenti delle facoltà occupate della Sapienza ci siamo riuniti in un’assemblea a cui hanno preso
parte numerose realtà provenienti da tutto il paese.
L’analisi comune, che è emersa dalla discussione, è che lo stravolgimento che il mondo della formazione sta subendo in questi ultimi 15 anni è dettato da un’ideologia neoliberista che mira a trasformare la scuola in un’azienda.
In una fase come questa in cui, a causa del crollo delle borse e del
sistema finanziario, il sistema economico subisce la crisi più forte
da molti decenni a questa parte, la scuola, l’università e tutto il
mondo della formazione sono visti dai governanti di turno esclusivamente come voci di spesa da tagliare.
parte numerose realtà provenienti da tutto il paese.
L’analisi comune, che è emersa dalla discussione, è che lo stravolgimento che il mondo della formazione sta subendo in questi ultimi 15 anni è dettato da un’ideologia neoliberista che mira a trasformare la scuola in un’azienda.
In una fase come questa in cui, a causa del crollo delle borse e del
sistema finanziario, il sistema economico subisce la crisi più forte
da molti decenni a questa parte, la scuola, l’università e tutto il
mondo della formazione sono visti dai governanti di turno esclusivamente come voci di spesa da tagliare.
Il movimento che in questi mesi ha invaso scuole e piazze di tutta
Italia è determinato a creare l’alternativa a questo modello si sistema, costruendo una scuola libera e accessibile a tutti.
Siamo convinti che l’unico cambiamento possibile sia quello che
costruiamo giorno dopo giorno dal basso, nelle assemblee, nelle
occupazioni, nell’autogestione di spazi e non una riforma scritta da
burocrati che rappresentano solo se stessi e i loro interessi.
Per queste ragioni nelle ultime settimane la nostra protesta
all’interno degli istituti è stata caratterizzata dalla
riappropriazione dei saperi e degli spazi. Ma siamo coscienti che per
costruire una scuola diversa sia necessario porre il problema della trasformazione di questo modello di società.
Italia è determinato a creare l’alternativa a questo modello si sistema, costruendo una scuola libera e accessibile a tutti.
Siamo convinti che l’unico cambiamento possibile sia quello che
costruiamo giorno dopo giorno dal basso, nelle assemblee, nelle
occupazioni, nell’autogestione di spazi e non una riforma scritta da
burocrati che rappresentano solo se stessi e i loro interessi.
Per queste ragioni nelle ultime settimane la nostra protesta
all’interno degli istituti è stata caratterizzata dalla
riappropriazione dei saperi e degli spazi. Ma siamo coscienti che per
costruire una scuola diversa sia necessario porre il problema della trasformazione di questo modello di società.
A nostro parere infatti la possibilità di questo movimento di cambiare questa società radicalmente, sta nella capacità di non rimanere
ancorati alla contingenza del singolo provvedimento e di costruire una
protesta comune con il mondo del lavoro e con tutte le fasce sociali più deboli, duramente colpite in questi mesi dalla crisi economica.
Un fronte comune che non accetta nessun tipo di strumentalizzazione da
partiti, sindacati e simili.
Un movimento apartitico, ma non apolitico.
La nostra protesta per il diritto ad un futuro sicuro e non precario è geneticamente contrapposta a chi vorrebbe generare una guerra tra poveri, fomentando razzismo e xenofobia.
Per questo non accettiamo nessuna infiltrazione da parte di strutture
neofasciste all’interno della nostra protesta.
ancorati alla contingenza del singolo provvedimento e di costruire una
protesta comune con il mondo del lavoro e con tutte le fasce sociali più deboli, duramente colpite in questi mesi dalla crisi economica.
Un fronte comune che non accetta nessun tipo di strumentalizzazione da
partiti, sindacati e simili.
Un movimento apartitico, ma non apolitico.
La nostra protesta per il diritto ad un futuro sicuro e non precario è geneticamente contrapposta a chi vorrebbe generare una guerra tra poveri, fomentando razzismo e xenofobia.
Per questo non accettiamo nessuna infiltrazione da parte di strutture
neofasciste all’interno della nostra protesta.
A chi pensa di poterci intimidire con minacce, provocazioni, denunce o
provvedimenti disciplinari ha già risposto la nostra fermezza e la
nostra convinzione, come ha dimostrato la straordinaria giornata di
ieri.
Noi non abbiamo paura!
Quest’assemblea è solo l’inizio di un percorso che, partendo dalle
scuole, noi studenti medi abbiamo intenzione di proseguire, anche
attraverso un’altra assemblea nazionale.
Questa protesta non conosce confini. L’onda non si fermerà!
Assemblea nazionale delle studentesse e degli studenti in mobilitazione*
provvedimenti disciplinari ha già risposto la nostra fermezza e la
nostra convinzione, come ha dimostrato la straordinaria giornata di
ieri.
Noi non abbiamo paura!
Quest’assemblea è solo l’inizio di un percorso che, partendo dalle
scuole, noi studenti medi abbiamo intenzione di proseguire, anche
attraverso un’altra assemblea nazionale.
Questa protesta non conosce confini. L’onda non si fermerà!
Assemblea nazionale delle studentesse e degli studenti in mobilitazione*
*Sono presenti studenti da: Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Pisa, Bari, Cosenza, Padova, Trieste, Verona, Palermo, Alessandria, Venezia, Bergamo, Livorno, Siena