Pisa: Corteo contro Manifutura. Tremonti non è venuto, la celere si. Occupata La draga

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Pisa – Alla fine Tremonti non è venuto. Le forze dell’ordine mobilitate in massa, invece si. Un migliaio di studenti e precari, pure. Il corteo si è mosso da Piazza S. Antonio e ha attraversato la città per giungere poi in Piazza Guerrazzi. Qui, lo attendevano centinaia di poliziotti, finanzieri e carabinieri in tenuta anti-sommossa. Il corteo ha deciso di contravvenire all’indicazione del responsabile della gestione dell’ordine pubblico, bloccando la piazza alla circolazione veicolare. Dopo un’ora di attesa, interventi e slogan il corteo è tornato a muoversi. E’ tornato sui lungarni e poi all’improvviso ha svoltato sulla destra. E’ stato occupato uno dei luoghi simbolo del degrado e dell’abbandono della città. L’ex-pizzeria "La Draga" è stata così riaperta al pubblico. Durante il corteo gli studenti hanno affisso uno striscione sul Rettorato. 

Il corteo era teso. Anche in virtù delle polemiche derivanti dalla discussione emersa nelle assemblee organizzative. Alla fine, probabilmente, avevano ragione gli studenti. 

La Polizia aveva chiesto agli organizzatori di fermarsi all’interno della rotonda di Piazza Guerrazzi, con circolazione veicolare attiva. Ciò voleva dire imbrigliare la contestazione, e gli studenti non l’hanno accettato. In virtù del fatto che la componente maggioritaria, e di molto, era quella dell’Onda, il corteo ha deciso di non rimanere costretto nel ranch di P. Guerrazzi. Dopo più di un’ora il corteo è ripartito. E questa volta si è diretto verso la pizzeria abbandonanta, che per tanti anni è stato il luogo di ritrovo di generazioni di studenti pisani. La struttura è desolatamente vuota e oggi alle 18 sarà sede di un’assemblea cittadina su lavoro e speculazione. 

Nella città di Pisa, come anche in tutta la provincia, oggi è mancata una parte del mondo del lavoro. Questo forse è l’unico neo a cui bisogna porre rimedio. Numerosa, oltre gli studenti, è stata l’assemblea anti-razzista che era presente in forze. Presente anche il comitato in difesa della scuola pubblica.

Anche oggi Pisa ha reagito alla crisi. La crisi non vuole pagarla. Tremonti, non presente , e Bersani, organizzatore, sono responsabili della situazione attuale. L’iniziativa in sè è scandalosa: chi ha messo in ginocchio milioni di persone e famiglie è venuto a insegnare ad amministratori locali e gente di partito come e cosa bisogna fare per riprendere la strada giusta. In piazza è scesa quella parte di cittadinanza attiva che non vuole delegare a nessuno il proprio futuro, dopo aver perso le poche garanzie ottenute in cinquant’anni di lotte.

La politica-imprenditoria è lontana dalla società civile. Per questo si fanno scudo di forze dell’ordine. Ma per quanto tempo la società civile accetterà ancora di subire scelte calate dall’alto? 

 

        ** STASERA alla Draga Occupata **

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