Anche su questo blog ormai da mesi non si fa che tenere il conto dei numeri della crisi. Una crisi che è partita da lontano ma che ha radici anche nella vecchia Europa, dnelle sue banche, nei suoi apparati economici. In Toscana aumentano i precari e diminuiscono le assunzioni di giovani, migranti e donne.
Ora, però bisogna dare i numeri, perchè sono un’arma importante contro chi, alla televisione, o sui suoi giornali privati e di partito, dichiara che la crisi può essere superata con un sorriso, è uno strumento di conoscenza contro chi afferma che la situazione è sotto controllo. Sia a livello locale che nazionale ed europeo i numeri però sono drammatici. La disperazione può condurre i disoccupati verso gesti drammatici, come è successo a Firenze, può portare anche ad una grande prova di resistenza contro non solo una crisi o una finanziaria, ma contro un modo di intendere il lavoro. In tutto il mondo i lavoratori e le lavoratrici stanno riorganizzando una resistenza politica dal basso. Lo fanno insieme a studenti, migranti e precari. Per questo la tv ci dice che va tutto bene. Il timore di vedere esplodere la situazione come in Francia, in Gracia, Gran Bretagna sta rendendo i media cechi.
I numeri della Toscana fanno paura. Il ministero ha assegnato complessivamente alla Regione Toscana 12,5
milioni di euro per la concessione o per la proroga di ammortizzatori
sociali, come la cassa integrazione. L´Osservatorio della Regione le ha messe insieme attraverso i dati dei
centri regionali per l´impiego, dell´Inps, l´Ebret, l´Istat. L´Osservatorio (fino a febbario) contava oltre 13.000
cassintegrati: il 3,5% dell´intera forza lavoro toscana. Aumentano anche i licenziati: 17.519 nel
2008, il 26% in più rispeto all´anno precedente. Fin qui le cifre in
più. In meno invece le assunzioni: meno 15.000 avviamenti al lavoro nel
2008 rispetto al 2007, una diminuzione media del 2% nell´anno ma
addirittura del 17% nel solo mese di dicembre, quando la crisi comincia
a farsi sentire più duramente. Mentre da 10 anni la crescita dell´occupazione femminile era stata
costante, ora le più penalizzate da licenziamenti e mancate assunzioni
(-3,2%) sono le donne. A pagare come al solito però per primi sono precari e migranti. Gli immigrati occupati calano tra il
2007 e il 2008 da 176.000 a 150.000. Male anche i giovani: le assunzioni di chi è sotto i 30 anni
diminuiscono del 9%. Tra i nuovi assunti, i precari sono l´83%, erano
il 79% nel 2007.
A livello nazionale le aziende accentuano il ricorso alla cassa integrazione anche nel mese
di marzo: sommando cassa integrazione ordinaria (cigo) e straordinaria
(cigs) si segnala un incremento di +184% nel trimestre (gennaio-marzo),
e +292% nel solo mese di marzo 2009 sul marzo 2008. La cigo di marzo
cresce del 925%; nel trimestre +589%. Lo rende noto l’Inps. La cigs di
marzo aumenta del 102%, nel trimestre +51%. Ancora una volta si nota un
atteggiamento assai diversificato tra gli interventi ordinari e quelli
straordinari. Mentre le ore autorizzate di cigo (78,8 milioni) mostrano
un incremento eccezionale, quelle di cigs (39,7 milioni) crescono a un
ritmo compatibile con le dinamiche degli anni recenti: nei primi tre
mesi di quest’anno le ore autorizzate di cassa integrazione
straordinaria sono state più o meno le stesse di quelle del 2003 (39,2
milioni), e circa la metà di quelle degli analoghi periodi della prima
metà degli anni Novanta (nel ’93: 80 milioni). Imparagonabili con
quelle di tutto il ciclo economico degli anni Ottanta (la punta nell’85
con 144 milioni di ore di cigs nel primo trimestre dell’anno).
Nella gestione ordinaria i settori con i maggiori incrementi rispetto
al mese di marzo 2008 risultano essere il meccanico (+1262,49%), il
metallurgico (+7004%), il chimico (+1345,94%) e il legno (+1728,45%).
Continua l’incremento di ore autorizzate anche nel settore edilizio. Si
è passati dai 2,9 milioni di ore del marzo 2008 ai 5,9 milioni del
marzo 2009, con un aumento del 100,23%: nel trimestre si è passati
dagli 8,3 milioni del 2008 ai 12,2 milioni nel 2009, facendo registrare
un incremento che in questo caso è stato del 47,01%. Aumentano anche in
marzo le domande di disoccupazione, a un ritmo simile a quello
registrato nel mese di febbraio: +45,96% è il tasso di crescita delle
domande totali di mobilità e disoccupazione nel primo trimestre 2009
(un totale di circa 750mila), rispetto all’analogo periodo 2008 (quando
avevano raggiunto quota 520mila). Secondo l’Inps la crisi rimane al momento "sostenibile". Naturalmente, però, non tiene conto dell’allargamento necessario delle categorie che hanno bisogno di ammortizzatori sociali.
Le risorse per la cigo sono “finanziate” in prima istanza dalle
imprese e successivamente garantite dalla solidarietà tra i fondi. Nei
primi tre mesi del 2009 per la cigo sono stati “spesi” circa 800
milioni di euro. A fronte di queste uscite si sono calcolate risorse
disponibili per 12 miliardi di euro sia per il 2009 che per il 2010. In
totale 24 miliardi in due anni. Le risorse per la cigs messe in campo
per questo primo trimestre dell’anno sono state di 250 milioni di euro
per gli interventi non in deroga e poco meno di 130 milioni per quelli
in deroga.
(adnkronos, Inps, repubblica.it)
C. Muraglione