Ci risiamo. Maroni ha dato la notizia che in prossimità del G8 verrà sospeso il trattato di Schengen. Quindi non saranno consentiti gli spostamenti degli indesiderati. Naturalmente, ciò riguarda innanzitutto i possibili contestatori del fantomatico g8.
Mentre cerca invano risorse per affrontare l’evento, il ministro della lega nord si prodiga nell’affrontare la questione sicurezza. Sicurezza non sul posto di lavoro, non sulle condizioni degli alloggi, ma sui pranzi di gala, le convention e le riuonioni degli affaristi dei paesi industrialmente più forti. Gli sherpa avranno i loro rinfreschi e le loro suite a pochi passi da chi ha perso tutto per colpa di lobbies del mattone senza scrupoli. Infine bisognerebbe porsi un’altra domanda: Berlusconi ha detto che sarà chiusa un’arteria stradale che va dalla Capitale Roma al capoluogo abruzzese per garantire un viaggio "sicuro" per tutti coloro che parteciperanno al vertice pernottando però nel lazio. Ma i soldi che verranno investiti nel meeting da dove escono? Quante risorse verranno destinate alla sicurezza dei big? Ma questi soldi non era meglio investirli in alloggi, infrastrutture e posti di lavoro, invece che in alberghi e celerini?
A distanza di 8 anni avremmo un altro g8 blindato, pieno di zone rosse e cecchini. Strano modo di affrontare le emergenze.