Immaginare Molière. Vita di un intellettuale alla corte di Luigi XIV.

Pisa, Domenica 10/05, 18h30 Teatro Il Canovaccio*Venerdì 12/06, 17h30 Biblioteca Comunale. Presentazione de “Il Molière immaginario” di Annalisa Pardi, un romanzo sull’arte del teatro e un omaggio alla vita e all’opera del grande attore e drammaturgo vissuto nel XVII secolo Jean Baptiste Poquelin, Molière.
 
NOTE DELL’AUTRICE SUL TESTO
 
Il testo prende avvio dalla biografia dell’artista per sviluppare temi quanto più possibile universali e attuali. Ho infatti letto il complicato legame di Molière con il re Luigi XIV e la sua corte come il simbolo dell’ambiguo statuto dell’intellettuale che, sovvenzionato dai suoi superiori viene così a perdere la propria libertà di uomo e di artista. La vita di Molière viene messa a nudo e immaginata a partire dai pochi dati certi che conosciamo: la difficoltà della sua lenta ascesa, il suo scetticismo che lo portò ad essere considerato come il più vistoso ed empio libertino del secolo; la brama di giovinezza incarnata dall’amore per la giovane Armande Béjart (figlia dell’antica amante di lui Madeleine); la terribile malattia che lo costrinse a creare per la scena personaggi monomaniaci come lui e come lui ossessionati dalla paura della morte e della sofferenza.
 
E come in ogni vita si mescolano incoerentemente gloria e ingiuria, soddisfazione e angoscia, salute e malattia, nel testo scene tragiche si alternano a scene comiche, e momenti farseschi si stemperano in momenti angoscianti dove a prevalere è la cupezza del carattere del protagonista (dilaniato dal continuo oscillare fra compiacenza cortigiana e rigurgito di coscienza intellettuale) e del suo viscido alter ego, il visconte di Rivegauche (diviso come il Tartuffe molieriano fra una falsa vocazione religiosa e lo sfruttamento dell’abito talare in senso lussurioso). La loro partita che si compie sotto gli occhi del re e della compagnia teatrale di Molière pare avere come unico premio la conquista della giovane Armande; ma quella che il drammaturgo si sta giocando nel corso dello spettacolo è la sua onorabilità.
 
Tutti sanno che Molière ebbe un malore durante una replica de Il malato immaginario e che, sentendosi svenire in scena, morì poi nella sua stanza dopo qualche giorno. Ecco così che il vorticare di personaggi e situazioni sembra volgere tutto a qual fatale momento: l’arbitrarietà dei favori di un re più preoccupato dei propri vestiti che della sorte di un suo sottoposto, l’odio pregno di invidia dei cortigiani, la mediocrità artistica dell’attore giovane che infine prenderà il posto di Molière, infine non conteranno più nulla per l’uomo, convinto che “la grandezza non vale niente” e che il suo ruolo è stato sempre e soltanto quello di un “servo dei potenti”.
 
Annalisa Pardi
 
Domenica 10 maggio, ore 18.30 Teatro Il Canovaccio, Via Cattaneo

Venerdì 12 giugno ore 17.30 Biblioteca Comunale di Pisa
 

** Relatrice: Dott.ssa Sara Teresa Russo.
Letture a cura della compagnia Quieta Movere.
Sarà presente l’autrice. **
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