I sindacati confederali hanno firmato l’accordo sul pubblico impiego con il mini-ministro Brunetta. 40 euro netti e niente più. I sindacati di base si oppongono all’accordo e preparano lo sciopero per luglio. Riportiamo il comunicato dei Cobas:
CGIL, CISL e UIL hanno siglato, ieri 4 giugno, il biennio economico 2008 – 2009 del CCNL Enti Locali.
La Cgil fa un passo indietro e si allinea agli altri coinquilini per tornare alla corte di Brunetta. Dopo il contratto della sanità, la Cgil firma anche il contratto nazionale degli enti locali. E’ durata poco l’opposizione della Cgil – Funzione Pubblica al Ministro Brunetta e alle intese che decisero solo pochi mesi fa irrisori aumenti in tutta la pubblica amministrazione.
Questo contratto è stato siglato senza alcuna consultazione e senza mandato dai lavoratori, senza perfino l’assenso degli iscritti di Cgil, Cisl, Uil che hanno conosciuto la piattaforma delle loro organizzazioni meno di una settimana fa, a contratto quasi sottoscritto.
Contratto che ci riserva aumenti salariali medi, lordi, a regime di 62 euro, poco più di 40 euro netti (ricorderete che le richieste di appena pochi anni fa erano sopra i 100 euro lordi ) e soprattutto la condivisione della linea Brunetta che esclude completamente i soldi della contrattazione decentrata al 25% del personale. Solo rinviata al 2010 la decisione capestro sulle progressioni orizzontali (saranno ancora meno e per pochi).
Qualche spicciolo in più arriverà alle amministrazioni cosiddette “virtuose” , a quelle cioè che avranno rispettato il patto di stabilità (tagli al salario e agli organici), a quelle che avranno chiuso la porta alla stabilizzazione dei precari e costruito sistemi di valutazioni iniqui e assolutamente inutili al rilancio dei servizi pubblici. I 600 mila lavoratori degli enti locali subiscono l’ennesima truffa che penalizza il loro potere di acquisto e di contrattazione.
Perdente la logica "del meglio pochi ma buoni", una logica che fa perdere ai lavoratori soldi, diritti e taglia qualsiasi possibilità alle stabilizzazioni del personale precario.
Contro il decreto legislativo di Brunetta e contro questi ultimi contratti a perdere i sindacati di base (Cobas – RdB Cub e SdL) invitano ad un percorso di mobilitazione sino allo sciopero già programmato per i primi di luglio.
Non diamo deleghe in bianco a chi svende salari e diritti!