Nei giorni scorsi era stata annunciata, con una lettera ai sindacati, la decisione di chiudere lo stabilimento e mancano inoltre garanzie sull’attivazione di ammortizzatori sociali.
In merito alla vicenda intervengono i Cobas:
La proprietà deve assumersi precise responsabilità a salvaguardia di 50 lavoratori (con relative famiglie che da mesi non percepiscono lo stipendio e potrebbero ben presto trovarsi sulla strada senza lavoro e senza la cassa integrazione).
Occorrono procedure rapide per garantire ammortizzatori sociali ai lavoratori senza perdere altro tempo.
Chiediamo alle Amministrazioni locali, alla Provincia e alla Regione di attivarsi costruendo un fondo speciale del quale possano beneficiare tutti i lavoratori.
Chiediamo alle Amministrazioni locali di esentare lavoratori e lavoratrici dal pagamento delle tasse, chiediamo la sospensione di mutui e pagamenti vari con un intervento diretto sulle Banche.
Chiediamo al Prefetto di impegnarsi direttamente con il Governo per trovare soluzioni rapide garantendo la cassa integrazione ordinaria e quella straordinaria, per ricollocare questo personale nella provincia di Pisa.
Dal gruppo Sicar (di cui la Bulleri fa parte ) pretendiamo coerenza con il suo motto (vedere il sito internet): che l’affidabilità totale si materializzi nel cercare il rilancio dell’ azienda, nel garantire aille dipendenti almeno gli ammortizzatori sociali.
Nel peggiore dei casi i macchinari contenuti nella fabbrica siano impegnati per le liquidazioni dei lavoratori
Confederazione Cobas pisa
Sede provinciale via san Lorenzo 38, tel 050 8312172