Il 30 settembre prossimo è il global day of action against Waste and Incineration, ossia la giornata mondiale di azione contro i rifiuti e l’incenerimento indetta da GAIA, la Global Alliance for Incinerator Alternatives, una alleanza mondiale per le alternative all’incenerimento/alleanza mondiale contro l’incenerimento.
Il giorno prima, 29 settembre, si riunisce il consiglio provinciale di Pisa. Quale migliore occasione per ritrovarci e chiedere ai nostri amministratori di fare la loro parte ?
Infatti, circa tre anni fa alcuni cittadini già coscienti delle conseguenze sanitarie legate all’incenerimento appresero dalla stampa che in provincia si prevedeva nel piano rifiuti un ampliamento degli impianti di quel tipo.
Questa sciagurata ipotesi fece nascere il comitato “Non Bruciamoci Pisa” che attivò una petizione popolare (consegnata in provincia nell’ottobre 2007, con allegate ben 4000 firme di cittadini) in cui si chiedeva di investire in progetti di riduzione, di raccolta differenziata e di valorizzazione della materia contenuta nei rifiuti per arrivare in cinque anni a poter chiudere con l’inceneritore di Ospedaletto.
A due anni di distanza non abbiamo visto risposte concrete e in provincia di Pisa si registra l’inadempienza a tutti gli obiettivi di Raccolta Differenziata stabiliti da leggi nazionali e regionali. Intanto, però, il progetto complessivo di gestione dei rifiuti da noi richiesto alla Provincia è diventata una realtà concreta percorsa da un Comune a noi vicino ed ha assunto un nome:
RIFIUTI ZERO A CAPANNORI AL 2020!
Questo Comune, una volta partito, ha potuto godere anche di una politica di incentivi dalla Provincia di Lucca, ma non è stato premiato dall’Ambito Territoriale Ottimale Costiero (entità che dovrebbe impostare le strategie sui rifiuti a carattere sovra provinciale) dove i comuni che possiedono inceneritori e discariche la fanno da padroni. Non è servito nemmeno, per il momento, che la cittadinanza delle quattro provincie interessate, organizzata nel “Coordinamento Rifiuti Zero Toscana Costa”, chiedesse incontri e muovesse sollecitazioni: nessuna risposta!
Ancor prima, abbiamo consegnato domande precise all’amministrazione comunale pisana circa l’effettivo funzionamento dell’impianto di compostaggio di Gello, circa la destinazione delle ceneri tossiche prodotte dall’inceneritore di Ospedaletto, circa la destinazione dei 4 milioni di euro di finanziamenti regionali per l’incremento della raccolta differenziata: qui le risposte ottenute sono state fumose, proprio come l’inceneritore; in particolare è uno scandalo che dopo un anno dal bando regionale del 2008, i soldi siano stati incassati e non sia stato realizzato nulla!
E’ quindi il momento giusto per ribadire che ai cittadini, alle associazioni e ai comitati non bastano più le buone parole. Le Istituzioni devono fare la loro parte passando alle buone pratiche, e la Provincia può rivestire un importante ruolo in questo senso tramite il Piano Provinciale dei rifiuti.
Per questo chiediamo alle associazioni ed ai comitati l’adesione a questa iniziativa ed a tutti i cittadini una presenza numerosa e attiva presso la Provincia di Pisa.
MARTEDI’ 29 SETTEMBRE appuntamento sotto il loggiato della Provincia,
p.zza V.Emanuele ore 16