Questa mattina (ieri per chi legge) alle ore 5.30 polizia, guardia di finanza e carabinieri
in tenuta anti-sommosa hanno sgomberato il Centro Popolare Experia di
Catania.
Centinaia tra militanti, occupanti, sostenitori e abitanti del
quartiere per tutta la notte hanno effettuato un presidio contro lo
sgombero attendendo la notifica dell’ingiunzione di sgombero emessa dal
Tribunale di Catania dal dottor Serpotta e preceduta da una campagna
denigratoria a mezzo stampa da parte di AN (Pogliese, Bellavia,
Messina). Ancora adesso non ci è dato sapere le motivazioni di tale
procedimento ed è stato impedito agli avvocati di assistere al
sopraluogo della struttura.
Centinaia di sostenitori sono stati caricati dalla polizia
immediatamente e sono decine i contusi medicati dal 118 chiamata dagli
stessi militanti.
Questo è uno sgombero politico che ha l’obiettivo di far tacere e
cancellare un’esperienza sociale e politica che lotta da 17 anni e che
ha ridato al quartiere popolare come l’Antico Corso uno spazio di
aggregazione che per decenni era abbandonato. Doposcuola popolare, una
palestra popolare, la ciclofficina etnea, il laboratorio di giocoleria
e decine di altre attività di aggregazione sociale cancellati a colpi
di manganelli.
A quanto pare lo sgombero è stato richiesto dalla Sovrintendenza ai
Beni Culturali di Catania nella persona di Gesualdo Campo lo stesso che
nel 1999 avvallò i lavori da parte della Facoltà di Giurisprudenza
nell’area della Purità (nella parte esterna del Centro Popolare) ben
sapendo che l’area conteneva reperti archeologici importantissimi per
la storia della nostra città.
Solo una lunga lotta del Centro Popolare e del Comitato Antico Corso
sono riusciti a bloccare questi lavori speculativi rilanciando proposte
concrete per l’utilizzo dell’area: riapertura di via bambino, la
realizzazione di una bambinopoli nello spazio esterno del Centro
Popolare espropriato da Giurisprudenza, la creazione di un Parco
Archeologico per valorizzare i ritrovamenti.
Forse lo sgombero di questa mattina è anche una ritorsione del dottor Campo?
Visto che questa mattina assisteva compiaciuto alle cariche e allo sgombero del Centro Popolare Experia?
Supposizioni visto che nessuno si è assunto la responsabilità politica di comunicarci le reali motivazioni.
L’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata la violenza della
polizia.Le nostre proposte pratiche si scontrano con quello che
l’Amministrazione Comunale a Catania ha espresso in questi ultimi 12
anni: degrado economico e conseguente ricaduta sul sociale.
Questa è una città in emergenza e in pieno dissesto finanziario, questa
è una città in ginocchio e, nonostante ciò, quello di cui si preoccupa
la politica è di chiudere, far tacere ogni pratica di autorganizzazione
dal basso che risponde allo stato di crisi generale con le sue
proposte, le sue attività e anche il suo dissenso a questa chiara
volontà politica dell’amministrazione di desertificare il territorio
della città.
Ma non è questa la Catania che vogliamo!
Quello che la nostra occupazione ha espresso è ben altro che torpore, mercificazione e degrado!
Presidio permanente davanti al Centro Popolare e assemblea pubblica
alle ore 14.00. Tutte le attività del CPO ed il concerto antirazzista previsto per questa sera si terranno
ugualmente nelle scalinate di via bambino adiacente l’ingresso del
Centro Popolare ed in via Plebiscito.
QUI SIAMO E QUI RESTIAMO!
Centro Popolare Occupato Experia
via plebiscito 782 – Catania
www.senzapadroni.org