Riceviamo e pubblichiamo:
L’Ospedale di Pisa a Cisanello, una volta terminato il trasferimento da S. Chiara, attirerà ancora più pazienti da molte parti d’Italia. Non siamo noi a dirlo ma le statistiche e gli studi di settore. Negli ultimi anni attorno a Cisanello sono sorti numerosi affittacamere, bed and breakfast, decine gli appartamenti affittati settimanalmente o mensilmente alle famiglie di degenti. Un colossale giro di affari che comprende privati, associazioni religiose ma che ha visto assente(tanto per cambiare) il Comune che bene avrebbe fatto a costruire dei centi di accoglienza a basso costo in sinergia con la ASL.
Come per gli studenti, anche sui malati si fa un gioco sporco tra speculazioni immobiliari e rincaro degli affitti(un bilocale a Cisanello supera 700 euro pari a due terzi di uno stipendio medio). I controlli del Comune sono ormai assenti perchè i pochi vigili vengono utilizzati come ordine pubblico e non certo per controllare le speculazioni sugli affitti, i rincari generalizzati dei prezzi, per combattere le discariche a cielo aperto presenti in molti quartieri.
Il Comune si interessa ormai solo agli affari; lo fa per il PIUSS che dovrebbe portare molti, tanti soldi per il recupero delle mura, un progetto per annunciare il quale si è finanziato perfino una due giorni di concerti (alla fine di Ottobre e sotto la pioggia a proposito di tempistica e di ottimale utilizzo dei soldi!). Vorremmo capire l’impatto sociale dei progetti edilizi (che interessano anche alcuni spazi pubblici di rilevanza sociale che dovranno essere salvaguardati) perchè gli ultimi 20 anni ci hanno regalato quartieri semi dormitorio e centri storici senza più abitanti, eccezion fatta per una danarosa minoranza o per studenti strozzati dagli affitti.
Il Comune e la Pisamo fiutano l’affare e mettono a pagamento ogni centimetro quadrato della città alzando polveroni ecologisti miranti a contenere il traffico salvaguardando l’ambiente (un ecologismo da 4 soldi visto che si fanno viaggiare scuolabus comunali con 600 mila KM).. Noi pensiamo che i malati siano già costretti a pagare con spostamenti da città lontane, l’affitto di una camera o di un appartamento a prezzi di mercato. Allora l’accoglienza della nostra città(già distrutta dalla politica di espulsione dei romeni che vivono lungo le sponde dell’arno…)non potrebbe fare a meno di questo pedaggio sostituito dal pagamento di una cifra simbolica? A quanto ammontano i soldi della sosta a pagamento e come saranno spesi gli introiti? Ce lo spieghino gli Amministratori che ormai si presentano come agenti del dazio salvo poi lasciare i cittadini e i quartieri in stato di abbandono
Federico Giusti(confederazione cobas ) e Giovan Battista Maranchelli (cobas sanità)