La commissione Sanità del Senato ha approvato, a maggioranza (voto favorevole di Pdl e Lega e quello contrario del Pd), il documento con il quale si chiede lo stop alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della determina per la commercializzazione della pillola abortiva RU486 in attesa di un parere del ministero sulla compatibilità tra aborto farmacologico e legge 194.
Secondo la maggioranza, infatti, con la RU486, l’interruzione di gravidanza sarebbe più facile rispetto alle procedure previste dalla legge sull’aborto.
Ricordiamo che nella Comunità Europea solo in Irlanda e Polonia, e da oggi anche in Italia, esiste il divieto di vendita della pillola abortiva RU486.
A questo indirizzo trovate spiegazioni dettagliate sul modo in cui agisce la RU486: sul piano medico l’azione è identica a quella relativa all’aborto chirurgico ma con la pillola le donne soffrirebbero di meno.
Poteva essere una conquista per le donne che vivono in Italia la pillola abortiva RU486 ma oggi, con lo stop imposto dal Senato, si fa un bel passo indietro: si torna ad anteporre questioni etiche e morali che nulla hanno a che fare con la propria autodeterminazione e la propria libertà di scelta.
Zeliha P.