Scontri a Copenhagen, irruzione della polizia nel centro sociale Christiania.

Molti dei fermati di questa notte (200 in totale) sono stati rilasciati, fra loro anche il corrispondente per InfoAut da Copenhagen Vincenzo, che ha raccontato come è andata questa notte: le azioni organizzare per dimostrare come "non tutto sia controllabile" dalla polizia, la risposta delle forze dell’ordine con l’irruzione le cariche ed i fermi, la solidarietà e l’appoggio degli abitanti del quartiere popolare, la detenzione nel carcere speciale insieme agli altri compagn*.
 
 
Notte di resistenza a Copenhagen. Dinnanzi all’ennesima provocazione della polizia e al tentativo di fare irruzione dentro il centro sociale Christiania, questa notte, i compagni e le compagne si sono difesi, per le vie limitrofe del quartiere, cercando di impedire l’avanzata dei reparti di polizia con il lancio di sassi e molotov, all’ingresso dello stabile occupato, erigendo barricate con tutto quel che è stato trovato in strada.
 
3 elicotteri hanno sorvolato la zona per tutta la notte, in Princess Street la polizia ha fatto uso di gas lacrimogeno ed ha sparato con cannoni ad acqua. Il quartiere è stato militarizzato e praticamente circondato.
Tutto ciò è avvenuto dopo il dibattito tenutosi nell’ex caserma occupata nel 1971, in preparazione della giornata del 16 dicembre "Reclaim Power". Intorno alla mezzanotte la polizia è riuscita a sfondare la barricata principale che difendeva Christiania, altre decine di poliziotti hanno fatto irruzione da un’entrata laterale.
 
Le persone presenti in sala sono state fatte inginocchiare, almeno 200 compagn* sono stati portati a Retortvej con i pullman della polizia. Molti gli italiani fermati, tra loro anche il nostro inviato a Copenhagen, Vincenzo. Nel corso della notte in molti sono stati rilasciati, altri verranno processati per direttissima.
 
Tratto da InfoAut.org
 
Foto: Ansa.
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I Black bloc, con barricate in fiamme, molotov e petardi, sono tornati a colpire a margine del vertice Onu sul clima a Copenaghen e, per farlo, hanno scelto un luogo simbolo degli ‘alternativi’ di tutta Europa: il quartiere di Christiania, la storica comunita’ hippie della capitale danese.
 
La polizia ha reagito con lanci di lacrimogeni, cannoni ad acqua ed elicotteri facendo circa 200 fermi al termine di una giornata che gia’ in mattinata aveva visto l’intervento della polizia all’interno del centro provvisorio di detenzione dove sono reclusi i giovani fermati nella manifestazione dell’altro ieri.
 
Attorno alle 22:30 alcuni giovani, secondo quanto riferito da agenti sul posto, sono usciti da Christiania attaccando la polizia gia’ schierata nella zona. Tra i facinorosi, hanno riferito il sito di un quotidiano e fonti della polizia, c’erano anche "Black bloc", gli anarchici anti-capitalisti che fanno dello scontro con le forze dell’ordine una loro ragion d’essere.
 
I giovani sono riusciti ad allestire una sorta di barricata alla quale hanno dato poi fuoco utilizzando anche materiali vari tra i quali una barca di legno rosso. La polizia, in tenuta antisommossa, e’ intervenuta con un massiccio lancio di lacrimogeni ed ha fatto irruzione nel quartiere, noto per essere in parte autogovernato. La zona e’ stata costantemente sorvolata da elicotteri ed il fuoco delle barricate e’ stato spento con cannoni ad acqua.
 
Fonti ufficiali della polizia citate dai media hanno confermato che sono state lanciate bottiglie molotov e da foto appare chiaro un fitto uso di petardi. Le forze dell’ordine hanno tenuto lontani la maggior parte dei giornalisti arrivati sul posto ma l’ANSA, dall’interno del quartiere, ha potuto constatare che ancora poco dopo la mezzanotte una quindicina di ragazzi sono stati ammanettati e, in fila indiana, sono stati fatti salire su un furgone cellulare per essere portati via.
 
L’operazione di bonifica della zona e’ continuata con l’intervento della squadre cinofile della polizia. Le forze dell’ordine avevano fatto uso di lacrimogeni gia’ in mattinata per ristabilire la calma all’interno del centro provvisorio di detenzione dove l’atmosfera era "elettrica" e centinaia di persone stavano cercando di sfondare le porte delle singole stanze.
Un portavoce della polizia danese, citato dall’Afp, ha detto che gli agenti sono intervenuti quando alcuni dei giovani fermati hanno cercato di sfondare le porte usando un banco come ariete.
 
L’altro ieri circa 260 persone sono state fermate nel corso di una manifestazione indetta per protestare contro le compagnie marittime, accusate di essere forti emettitrici di gas a effetto serra.
Gia’ tre giorni fa vi erano stati disordini fomentati anche da black bloc con un bilancio tra i 600 ed i 700 fermati, un agente ferito e tante vetrine infrante. Christiania venne fondata nel 1971 da un gruppo di hippie che occupo’ alcuni edifici militari abbandonati. Piu’ di una cinquantina di collettivi diversi esercitano attivita’ artigianali e culturali in quello che appare come un’enorme centro sociale.
 
Tratto da Rainews24.
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