Rifondazione comunista: “Costruiamo a Pisa un fronte ampio e trasversale contro tutti i razzismi quotidiani”

Riceviamo e pubblichiamo:
Sono siciliano, gay e comunista. Devo forse avere timore di girare per Pisa? Chi dobbiamo ringraziare per questa situazione? E cosa possiamo fare per cambiarla?

A nome della segreteria cittadina di Rifondazione Comunista voglio esprimere piena solidarietà agli studenti che sono stati recentemente aggrediti sul Ponte di Mezzo solo perché il loro accento rivelava un’origine meridionale. Questo episodio assurdo ci fa vergognare, ci indigna, ma purtroppo non ci sorprende: il razzismo genera razzismo. Nessuno può considerarsi al sicuro in una società in crisi che cerca la sua coesione ricorrendo alla discriminazione e all’aggressione di chi non rispecchia una certa idea di persona: con la pelle bianca, con i documenti in regola, con accento, stili di vita e idee conformi alla maggioranza locale, con un’occupazione stabile, eterosessuale, e così via. Per fortuna, sotto qualche aspetto tutti siamo “diversi” dalle maggioranze di turno, e tutti abbiamo il diritto che queste diversità vengano riconosciute e trattate alla pari.

Quest’ultima aggressione non deve essere considerata un fatto isolato solo perché riguarda dei “connazionali”. Innanzitutto, non è il primo caso del genere: aggressioni verbali si sono verificate qualche mese fa in una pizzeria di Piazza delle Vettovaglie. E sono sicuro che molti studenti meridionali potrebbero raccontare vari episodi di inciviltà ai loro danni. Ma il problema è più generale. Quanti di noi hanno assistito e assistono a fatti di ordinario razzismo contro concittadini di origine straniera? Supermercati dove gli impiegati sbuffano al solo avvicinarsi di una madre rom, autobus su cui non si vogliono far salire i senegalesi, negozi in cui non si vogliono servire donne velate, locali in cui non sono ammesse persone di colore? Quante donne e uomini della comunità gay hanno vissuto analoghi episodi di intolleranza, forse meno eclatanti ma non meno penosi?

In un clima sempre più pesante, di cui le istituzioni hanno molte responsabilità per i loro atti e le loro omissioni, non possiamo limitarci ai buoni propositi né a iniziative settoriali. Dobbiamo organizzarci dal basso per costruire a Pisa un fronte ampio e trasversale contro tutti i razzismi quotidiani. Rifondazione comunista propone per questo a tutte le forze democratiche, laiche e antirazziste attive nella città e nell’università di indire al più presto una assemblea pubblica sul problema, sulle sue cause profonde e sui suoi possibili rimedi. Dal punto di vista operativo, noi mettiamo fin da subito a disposizione la nostra e-mail (info@rifondazionepisa.it) a cui inviare segnalazioni su casi di razzismo e di discriminazione di ogni tipo. Mantenendo l’anonimato, ci impegniamo a denunciare pubblicamente tali episodi e a segnalarli alle associazioni attive sul campo e alle autorità competenti.

 
Federico Oliveri
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