Riceviamo e pubblichiamo:
In tutta Italia il 30 gennaio sono in programma manifestazioni in difesa della nostra Costituzione.
A PISA dalle ore 15.00, p.zza 20 settembre: SIT-IN IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE.
Il Popolo Viola della Versilia, Lucca, Pisa, San Miniato e Livorno è presente con un programma che prevede momenti musicali e la proiezione di un video che ripercorre storicamente la nascita della nostra Costituzione.
Ci saranno relatori che illustreranno il rapporto tra alcuni articoli costituzionali e le problematiche legate al mondo del lavoro, della giustizia, dell’ immigrazione e dell’ istruzione.
Dopo la bocciatura del referendum popolare sulla riforma costituzionale del 2006, il Governo punta alla revisione dei Regolamenti Parlamentari, (a maggioranza assoluta dei componenti di una Camera) per modificare indirettamente la Costituzione (due deliberazioni, di due Camere, a maggioranza qualificata e possibile referendum).
E’ necessario sventare questo tentativo di manipolazione, perché questa operazione potrebbe riconsegnarci in tempi rapidi una forma di governo pericolosamente mutata.
Questo processo silenzioso e in apparenza innocuo sarà sufficiente alla maggioranza per portare a compimento un vero e proprio rovesciamento degli equilibri costituzionali, in grado di scardinare dall’interno le regole dei rapporti tra parlamento e governo.
L’insidia è accresciuta da fatto che la modifica dei regolamenti non è sottoposta al giudizio della Corte Costituzionale né al referendum popolare abrogativo. Una volta approvata resta lì e può essere modificata solo da un mutamento di volontà delle Camere.
La nostra Repubblica non può essere soffocata da una preminenza assoluta del Governo con cui si nega, nei fatti, il principio democratico fondativo: la separazione dei poteri.
Il rispetto della legalità costituzionale è valore supremo, da salvaguardare in ogni occasione, non sacrificabile sull’altare di illusori incrementi della produzione legislativa, senza regole e senza limiti.
La Costituzione non va cambiata, bensì vanno onorati, difesi ed applicati i suoi principi.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.