Parte la tournè del gruppo pisano, al loro fianco Brian Ritchie
E’ partito venerdì sera in un’ atmosfera Rock apparentemente un po’ inusuale al Rebeldia di Pisa il tour degli Zen Circus.
Un po’ inusuale forse perché il centro sociale pisano, non è propriamente avvezzo ad ospitare serate rock di questo genere. In ogni caso la serata si rivelerà pienamente azzeccata, si presenta uno spettacolo dal vivo dove il pubblico è quello delle grandi occasioni. Prima del concerto si percepisce un po’ di curiosità verso questo nuovo disco “Villa Inferno”, anche perché sul palco salirà, insieme ai noti ragazzi pisani il signor Brian Ritchie, icona del Rock dei primi anni ottanta.
Si proprio così, colui che con i suoi Violent Femmes ha fatto impazzire le platee di tutta Europa, e a mio parere ha contribuito ad impostare quella rivoluzione della musica Rock, tutta strada e fantasia, che purtroppo non ce l’ha fatta a superare gli anni ottanta.
Ma torniamo alla musica degli Zen: antica e contemporanea allo stesso tempo, ruvida e raffinata, capace di trasmettere sensazioni e di cercare linguaggi diversi. Un cockteil micidiale di folk-punk rock. La cosa che apprezzo di più di questo gruppo, è infatti la capacità di riuscire a produrre la sintesi perfetta dei significati del folk del punk e del rock, per poi tradurla in musica come se fosse la cosa più ovvia e banale che si possa suonare. Le sonorità sono buone, e quando interviene Ritchie, (che durante il concerto riesce a farsi veder suonare:basso acustico, cacon, flauto, e xilofono), si raggiunge quella raffinatezza di cui scrivevo sopra, e scrivevo anche ruvida, riferendomi naturalmente alla musica, perché le note e il ritmo di questo disco sono figli legittimi dello spirito della strada, nelle sue caratteristiche punk e folk. Tra i molti pezzi nuovi, si scorge l’anima da cantautore di Andrea Appino voce, chitarra e forse anche qualcosa di più, che infatti prima dell’ uscita di Villa Inferno sembrava voler presentare un album solista: a quanto pare dovrà attendere.
L’ album solista naturalmente, in effetti non credo che Andrea sia troppo dispiaciuto, visto che Villa Inferno oltre che ad avere un bel biglietto da visita: la presenza di Ritchie e le collaborazioni di Kim Deal(Pixies) e Jerry Harrison(Talking Heads) non sono affatto poco, fa anche un’ ottima impressione dal vivo. Si vede, senza ombra di dubbio, che oltre ad aver conservato la grande energia di sempre il terzetto pisano ha acquisito la maturità giusta per fare musica. O dovremo dire quartetto?