Mosca – Dmitri Medvedev sarà il nuovo presidente dello stato russo, il più giovane dai tempi degli zar. Uomo di fiducia di Putin, il nuovo zar è stato eletto con il 70% dei voti. Al secondo posto si afferma il comunista Zjuganov (17%). L’affluenza al voto è stata quasi del 70%. La denuncia di brogli da parte dell’opposizione non ha avuto seguito presso i vari occidentali, che si sono prodigati nel riconoscere i risultati elettorali e rinverdire “l’amicizia” tra est ed ovest. Anche gli osservatori internazionali sono stati critici con lo zar Putin, ma non è bastato ai capi di governo italiano, spagnolo, francese ed americano.
Nessun accenno è stato fatto sulla Cecenia e sui servizi segreti che girano il mondo per uccidere gli oppositori. Intanto a Mosca vi sono stati scontri con più di 250 arresti tra i manifestanti anti-Medeved. Il capo della missione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa parla di “potenziale democratico non raggiunto pienamente” I mass media sono in mano a Putin e certo nella Russia del nuovo secolo la democrazia non è al primo posto, visto che le questioni poste in essere dal governo sono Gas, antiterrorismo e proliferazione nucleare. Con o senza scudo stellare americano. L’Ucraina è avvisata.