All’esterno del loft esposto uno striscione: «Tortura al G8. Yes we can». È durata una quarantina di minuti l’occupazione della sede del Pd
a Roma da parte di una trentina di appartenenti ai centri sociali della
capitale per protestare contro, ha detto un loro portavoce, la mancata presa di
posizione del Partito democratico sui fatti avvenuti nella caserma di Bolzaneto
nel corso del G8 del 2001 dopo le richieste di condanna avanzate dai pm di
Genova. Dopo una quarantina di minuti, in seguito a un incontro con il
responsabile della comunicazione del Pd Ermete Realacci, i giovani sono usciti
dal loft.
a Roma da parte di una trentina di appartenenti ai centri sociali della
capitale per protestare contro, ha detto un loro portavoce, la mancata presa di
posizione del Partito democratico sui fatti avvenuti nella caserma di Bolzaneto
nel corso del G8 del 2001 dopo le richieste di condanna avanzate dai pm di
Genova. Dopo una quarantina di minuti, in seguito a un incontro con il
responsabile della comunicazione del Pd Ermete Realacci, i giovani sono usciti
dal loft.
Alla protesta, a quanto si è appreso dalla polizia, hanno
partecipato in tutto una trentina di persone. Sette sono entrate nella sede del
partito, le altre sono rimaste fuori in piazza Sant’Anastasia. «Volevamo che il
Pd si esprimesse sulla vergogna di Bolzaneto», ha detto Stefano Zarlenga, della
Rete per l’autoformazione, una delle sigle che ha partecipato alla protesta,
insieme con Horus e Collettivi studenteschi. «È stata una protesta pacifica»,
ha aggiunto Zarlenga. All’esterno del loft del Pd è stato esposto uno
striscione con scritto «Tortura al G8. Yes we can».