E’ trascorso oltre un mese dai licenziamenti degli otto ferrovieri delle Officine di Genova e del macchinista Rls di Roma S. Lorenzo, Dante De Angelis e non vi è stato alcun cenno di ripensamento da parte aziendale, né altre azioni sindacali di contrasto. Il licenziamento di un Rls rappresenta una inaccettabile restrizione del diritto dovere dei lavoratori a partecipare attivamente e criticamente alla realizzazione delle condizioni di sicurezza per se stessi ed i viaggiatori, proprio mentre proseguono incessanti, anche nelle Fs, le morti bianche.
A questi provvedimenti gravemente sproporzionati e del tutto ingiustificati, non è stata contrapposta alcuna azione concreta nonostante fossero stati condannati all’unanimità dal mondo politico e sindacale, con l’intervento diretto dei Segretari generali di CGIL CISL e UIL, oltre che dall’opinione pubblica. Dopo aver richiesto l’avvio di una vertenza unitaria specifica, ma non avendo ricevuto alcuna risposta, i delegati RSU e RLS dell’Assemblea Nazionale dei Ferrovieri hanno proclamato uno sciopero nazionale di 8 ore venerdi 26 settembre dalle ore 9 alle ore 17.
Le parole d’ordine dell’Assemblea nazionale dei ferrovieri sono:
PERCHE’ NON SI PENSI CHE LA CATEGORIA E’ RIMASTA FERMA A FARSI COLPIRE DALLE ARMI DELLA REPRESSIONE AZIENDALE.
DIFENDERE CON LO SCIOPERO I COLLEGHI LICENZIATI SERVE A DIMOSTRARE L’ESISTENZA DI UNA COLLETTIVITA’ DI LAVORATORI CHE NON PUO’ ESSERE ELUSA;
SI TRATTI DI COLPIRNE CON ARROGANZA I MEMBRI, CHE DI CONDIZIONARE LA TRATTATIVA SINDACALE IN CORSO SU MANUTENZIONE , EQUIPAGGIO TRENI E STAZIONI.
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Fonte: Sito web Rdb