Pisa ore 22.30_ Dopo una giornata così intensa, gli irrapresentabili dell’onda pisana continuano a travolgere tutto.Verso le 21.00 un gruppetto di una trentina di facinorosi, così li chiamerebbe qualcuno, di Università 2.0, si sono diretti verso un’ iniziativa pubblica organizzata dal PD su scuola e Università.
Alla tavola rotonda erano presenti due moderatori: Carmine Zappacosta, noto precario a Ingegneria nonché consigliere comunale pd, noto soprattutto per aver sempre cercato di mettere lunghi cappelli sopra le proteste dei precari dell’ateneo e responsabile Università e Ricerca Pd Pisa e Massimo Baldacci, professore al liceo classico e responsabile Scuola Pd Pisa. Nel tavolo siedevano anche Maria Coscia responsabile nazionale Scuola del Pd e Luciano Modica responsabile nazionale Università e Ricerca del Pd.
Soprattutto Modica ha attratto i giovani da palazzo Matteucci, proprio perchè è stato due volte rettore dell’ateneo pisano, presidente Crui e sottosegretario al ministero dell’università e della ricerca.I ragazzi non si sono fatti sfuggire l’occasione di contestare un dinosauro come quello, ormai in secondo piano, ma sicuramente responsabile dei mali dell’università, soprattutto nel nostro ateneo.
L’iniziativa pubblica era in realtà un incontro tra “pochi intimi” e una trentina di studenti sono bastati per far si che gli organizzatori sentissero uno scroscio d’acqua fredda sulle spalle.
Nel momento in cui gli studenti sono entrati l’iniziativa era già iniziata e il moderatore, Zappacosta, stava concludendo l’intervento.
Subito gli studenti prendono posto nelle postazioni dei consiglieri provinciali (l’iniziativa si svolgeva nella sala del consiglio provinciale) e il clima si fa freddo.Zappacosta blocca il suo intervento, tutti si guardano intorno, ricomincia a parlare paonazzo in volto e con una cadenza un tantino irregolare.
Finito l’intervento interviene uno degli studenti appena entrati, chiede la parola e vuole parlare al più presto visto che molti sono i lavori che li aspettano a palazzo Matteucci.
Inizia spiegando il perché sono lì, soprattutto perché non invitati? Dopo che da un mese e mezzo questa componente dell’onda pisana semina panico in città e si insinua nell’agenda politica locale e nazionale.
Insomma l’onda degli irrapresentabili si presenta e presenta il lavoro di autoriforma continuando con gli accenni alle connivenze palesi tra governo e “opposizione ombra” e additando responsabilità chiare sulla situazione disastrosa in cui verte l’Ateneo.
Dopo un’intervento fiume, passando dalla critica alla visione della governance del Pd e del suo essere sostanzialmente d’accordo con il sistema delle fondazioni, si arriva alla fine quando tutti si alzano e si muovono per andersene.
Precedentemente un’accenno c’è stato anche sulla condizione di precarietà interna all’università, si contestava il fatto che nel documento del pd si parlasse di una precarietà più breve, “e se la precarietà dura una vita oggi, domani durerà mezza vita o tre quarti?”, così conclude lo studente.
A quel punto re-interviene Zappacosta in preda ad una crisi, chiede agli studenti di rimanere a sentire le risposte, ma visto che non ci sono state domande, gli studenti non pensano di poter ascoltare risposte da certi “ipocriti” (aggetivo usato nell’intervento ai danni dei pdini). A quel punto dopo soli 10 minuti gli studenti escono da dove sono entrati, lasciando in sala una ventina di sbalorditi a bocche aperte.
Adesso tutti diretti alla festa di autofinanziamento a palazzo Matteucci per chiudere in allegria questa giornata in agitazione.