Rimini (Adnkronos/Ign) – Nessun movente di carattere politico o razziale, ma una ‘bravata’. I quattro giovani fermati dalla Squadra mobile di Rimini, sospettati di aver appiccato il fuoco a un clochard che dormiva su una panchina della città lo scorso 10 novembre, hanno confessato a conclusione dell’interrogatorio di 4 ore che è stato condotto oggi in Questura. Si tratta di Alessandro Bruschi, Matteo Pagliarani, Enrico Giovanardi, Fabio Volanti: hanno tutti un’età compresa tra i 19 e i 20 anni e sono incensurati. Ora su di loro pende l’accusa di tentato omicidio.
Andrea Severi, il clochard, ha riportato gravissime ustioni, ed è in cura nel centro Grandi ustionati di Padova. Si è salvato soltanto grazie all’allarme lanciato da una giovane donna che per caso si trovava a passare di lì.
Già in passato i quattro si erano resi responsabili di altri atti nei confronti del clochard.
La polizia è giunta a individuare i responsabili grazie a indicazioni fornite da alcuni cittadini e attraverso le intercettazioni telefoniche.
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