GUERRA A GAZA: morti 4 bambini sotto le bombe israeliane

gazaGAZA- Un inferno di fuoco esplode
nel cielo della Striscia di Gaza. L’aviazione israeliana ha colpito le
postazioni dei miliziani palestinesi e sferrato nella notte un intenso
bombardamento. A partire dalle 23:00 (ora locale, le 22:00 in Italia) nella
città di Gaza è stato preso di mira l’ufficio, vuoto, del primo ministro di
Hamas Ismail Haniyeh, e sono stati centrati due edifici in uso al ministero
dell’interno. Razzi aria-terra anche contro due officine meccaniche (nella
città di Gaza e a Khan Younis) definite in nottata da un portavoce dell’esercito
israeliano "basi dei terroristi". Il bilancio evidentemente
provvisorio è quello di una guerra: tra i palestinesi si registrano finora 14
uccisi (inclusi quattro bambini uno dei quali di appena sei mesi) e almeno
cinquanta feriti; tra gli israeliani un civile morto e cinque feriti. Quella di
oggi è solo l’ultima di una interminabile lista di battaglie che si succedono
giorno dopo giorno a ritmo frenetico, a dispetto della estenuante lentezza che
insieme a tante fasi di stallo segna invece il ritmo dei negoziati di pace.
Hamas ha rivendicato gli attacchi di razzi Qassam contro Sderot, definendoli
una risposta alle incursioni israeliane contro la Striscia, che gli israeliani
considerano a loro volta una rappresaglia ai lanci di Qassam contro Sderot.
Agli ultimi Qassam di ieri sera, l’aviazione israeliana ha reagito alle prime
luci del mattino di oggi, centrando a Khan Younes (nel sud della Striscia) un
minibus che portava verso la propria base un gruppo di miliziani di Hamas:
cinque gli uomini rimasti uccisi. Poco prima, in un’altra incursione condotta
vicino al campo profughi di al Bureji, era morto un sesto miliziano ma appartenente
alla Jihad Islamica. La rappresaglia palestinese si è fatta attendere qualche
ora: poco prima dell’imbrunire, in quella che a Sderot già conoscono come
"l’ora dei Qassam", è iniziata una pioggia di razzi come non si
vedeva da settimane. Ne sono caduti undici in pochi minuti, e poi altri cinque,
altri due, e ancora altri quattro. Alla fine ne sono stati contati oltre 40. Gli
israeliani hanno lanciato la nuova rappresaglia compiendo altri raid: un primo
attacco ha colpito la città di Gaza uccidendo due persone. Fra di loro, dicono
i palestinesi, c’era anche un guardiano. Poi il secondo raid, violentissimo,
vicino alla spiaggia del campo profughi di Jabalia, e questa volta alcuni razzi
aria-terra hanno colpito un campetto sul quale era in corso una partita di
calcio fra ragazzi. Tre bambini sono rimasti uccisi, altri quindici sono stati
feriti. Salgono così a 6172 i palestinisei uccisi dal 2000 ad oggi. Il
segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si e’ detto ”preoccupato
dell’escalation di violenza” che ha causato la morte di civili a Gaza e nel
sud d’Israele ed ha espresso, in una nota, ”la speranza che questo non faccia
deragliare il processo di pace”. Gli eventi delle ultime ore, a suo giudizio,
”sottolineano il bisogno urgente di porre termine alle violenze” e ” non
devono perturbare la continuazione del processo politico. Ban Ki-moon ha
criticato il lancio di razzi costato la vita ad un civile israeliano a Sderot
ed ha esortato Hamas e gli altri movimenti armati a ”cessare questi atti di
terrorismo”. Tuttavia, il segretario generale dell’Onu ha condannato anche la
morte di quattro bambini palestinesi, tra i quali un neonato, nei raid diretti
su Gaza ed ha rivolto un appello a Israele affinche’ ”eserciti il massimo di
deterrenza e assicuri il rispetto delle regole umanitArie internazionali per
non mettere in pericolo i civili”. L’israeliano morto ieri e’ il primo dopo la
conquista di Gaza da parte di Hamas, avvenuta nel giugno 2007.

 (ANSA)

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