Pisa – L’Agenzia del Territorio ha completato il censimento. Il risultato è sconvolgente: più di 6.000 case non risultano sulla mappa catastale. Tramite fotografie satellitari il territorio è stato confrontato con le mappe e sono risultate 6.112 “particelle di territorio” che non combaciano.
Nel capoluogo gli immobili sono 1.145, i fabbricati che hanno perso i requisiti di ruralità sono 178 (trasformate in ville…). A Cascina sono 978 mentre a San Giulano sono 568.
Nel giro di 7 mesi i proprietari dovranno mettersi in regola, in caso contrario si potrà arrivare a multe fino a 2.066. Questi “ritrovamenti” possono essere una nuova chance per l’amministrazione per dare una “casa” a chi non ce l’ha. A Pisa si contavano fino ad ora più di 4.000 case sfitte, e al di là delle promesse elettorali, niente è stato fatto in città su queste proprietà. L’amministrazione non è mai intervenuta per colpire i proprietari che tengono gli alloggi sfitti per far salire i prezzi. Il libero mercato regna senza alcuna mediazione. L’irregolarità dello sviluppo urbanistico insieme alla speculazione sugli alloggi rende la situazione gravissima. In città chi decide? Chi controlla?
Sarebbe meglio un sindaco che parlasse di lotta alla speculazione piuttosto che di sicurezza.