Alitalia: scontri per difendere il posto di lavoro. Per Air France vi sono 1.600 esuberi

La compagnia di bandiera è al
collasso. 1.600 esuberi tra piloti e personale, svendita dell’azienda alla Air
France. Nonostante ieri il titolo in borsa abbia perso il 26% le azioni valgono
0.26 euro mentre Air France ne offre 0.10. La diatriba politica che dura ormai
da anni, compreso il ritiro di Air One (finanziatrice di Forza Italia, Alleanza
Nazionale e ex-DS) non offre soluzioni. Per i 20.000 lavoratori l’incertezza è
totale. Nessuno denuncia l’inadeguatezza dei Consigli d’amministrazione (sempre
gestiti “politicamente” tramite personaggi che hanno fallito sempre ovunque
abbiano messo mano, vedi Cimoli) che non sono stati capaci in 60 anni di
conseguire bilanci positivi. Lo Stato ha sempre pagato per gli errori degli
industriali del portafogli pubblico. I soldi li mettono i contribuenti, i soldi
li prendono i manager, le responsabilità le pagano lavoratori sempre più
precari e inferiori alle necessità d’azienda. Gli errori di progettazione e
d’investimento su rotte e partner ricadono su chi nell’azienda ci ha versato
sangue. E non è certo Cimoli.

Per questo presso il cento
direzionale dell’azienda, luogo dove si svolgeva la trattativa, circa 500
lavoratori hanno cercato di sfondare il cordone di polizia messo a protezione
dei banchieri. Cariche e tafferugli hanno provocato un ferito, e l’indignazione
di sindacati, che seppur complici di una gestione corporativa della compagnia,
ora sono stati messi in un angolo, esclusi dalla trattativa.

L’Air France è già partner
dell’Alitalia grazie alla alleanza Sky team che riunisce le nove compagnie più
importanti del mondo. Anche se in campagna elettorale ognuno tira acqua al
proprio mulino, la verità è una: la commistione tra politica e servizi ha
rovinato i sessanta anni del gruppo.

I debiti li devono pagare i manager
super pagati, che hanno derubato un patrimonio pubblico, lo hanno svuotato ed
ora lo vogliono svendere. Così chiedono i precari del settore che lavorano
senza continuità e senza garanzie. Sarebbe il momento di dargliele.

Un po’ di storia

Alitalia – Linee Aeree Italiane S.p.A. è
la compagnia di bandiera italiana con sede a Roma e facente capo al Gruppo
Alitalia. Effettua servizi di trasporto passeggeri e merci verso destinazioni
nazionali, internazionali ed intercontinentali. Detiene una quota di mercato nei
voli nazionali del 55%. Le sue basi principali sono l’Aeroporto internazionale
Leonardo da Vinci (FCO) di Fiumicino (Roma) e l’Aeroporto internazionale
Malpensa (MXP) a Malpensa (Varese).

Grazie ai suoi Hub Alitalia raggiunge 40 paesi
con 83 destinazioni grazie ad una flotta di 185 aerei. Nel 2006 hanno volato
con Alitalia più di 24 milioni di persone, con un incremento del 7,9%, e
l’indebitamento si è ridotto del 51% attestandosi a 830 milioni circa con una
perdita di esercizio di 160 milioni di euro.

Dal 2004 il Gruppo Alitalia, attualmente in fase
di ristrutturazione, è composto da due branche: AZ Fly che comprende
tutte le attività di volo e AZ Servizi che comprende tutte le attività di
terra.
Il Gruppo Alitalia comprende:

  • Alitalia
  • Alitalia Cargo
  • Alitalia Express
  • Alitalia Servizi (che
    comprende Alitalia Maintenance Systems S.p.A., Alitalia Airport S.p.A., Atitech
    S.p.A., Ales S.p.A.)
  • Gruppo Volare (che
    comprende Volare Airlines e Air Europe)

Alitalia dal 2001 fa parte dell’alleanza SkyTeam.
È quotata alla Borsa di Milano.

 

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