È partita la campagna elettorale: quattordici simboli, otto candidati a sindaco, quattro liste civiche.
La lista civica “In Lista per Pisa” è schierata con il centrosinistra, “Rinascita Pisana” è schierata con il centro destra, mentre le altre due “ Primavera Pisana” e “ la Città dei diritti con Beppe Grillo” corrono da sole.
I due candidati sostenuti da più di una lista sono – come ampiamente annunciato – due: Marco Filippeschi, a cui sono collegati il Pd, l’Italia dei Valori, il Partito socialista e In Lista per Pisa; Patrizia Paoletti, candidata del Pdl ma anche della Lega Nord, di Rinascita Pisa e Monarchici uniti.
Nei giorni scorsi Michele Mezzanotte ha ritirato la sua candidatura, e insieme ai «Popolari liberali» e ai circoli che erano pronti a sostenerlo, appoggerà il candidato del Pdl.
C’è poi Carlo Scaramuzzino, che è candidato della Sinistra Arcobaleno, espressione unitaria di Rifondazione comunista, Verdi, Sinistra Democratica e due consiglieri uscenti del Pdci come Alberto Bozzi (ex capogruppo in Comune) e Massimo Barbieri (in circoscrizione). Gli altri cinque aspiranti sindaco sono: Lucia Mango, sostenuta dal Pdci, che per non rinunciare al simbolo della falce e martello non ha voluto confluire nella Sinistra arcobaleno. La decisione dei Comunisti Italiani di staccarsi dal gruppo e di correre da soli fa pensare ad una mossa di avvicinamento alla lista di Filippeschi.
Seguono poi Sonia Avolio, candidata della Destra Fiamma Tricolore; Luca Titoni, dell’Udc; Paolo Arduini, della Città dei Diritti con Beppe Grillo; e Vittorio Meciani, candidato della lista civica Primavera pisana.
Sono questi i protagonisti della campagna elettorale che si concluderà con il voto amministrativo del 13 e 14 aprile. Cambierà davvero qualcosa?