NAPOLI – Anche il Lotto, una delle istituzioni e degli appuntamenti più cari ai partenopei, è finito nel mirino dei disoccupati. L’ennesima protesta per il lavoro a Napoli ha avuto infatti come obiettivo questa volta la sede dei Monopoli di Stato dove era prevista in serata l’estrazione del Lotto che a causa dell’occupazione dell’edificio da parte dei manifestanti non si è svolta. Poco prima delle 20 circa trecento senza lavoro aderenti alla sigla ‘Banchi Nuovi’, reduci da una manifestazione che aveva già paralizzato il traffico cittadino e creato disagi nel pomeriggio con il rovesciamento anche di cassonetti di rifiuti, si sono impadronite della sede dei Monopoli occupandola e impedendo l’accesso alla commissione addetta al gioco. La protesta si e’ conclusa dopo la mezzanotte.
La conseguenza è stata l’impossibilità di procedere all’ estrazione sulla ruota di Napoli. A quel punto le soluzioni possibili sono apparse subito due: fare l’estrazione a Napoli non appena fosse finita la protesta, oppure procedere con un’estrazione straordinaria a Roma. In tarda serata, visto che il presidio partenopeo dei Monopoli non si sbloccava, a quanto si è appreso, l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, ha deciso, attraverso un apposito decreto straordinario emanato per motivi di ordine pubblico, di effettuare l’estrazione a Roma. Alla base della protesta dei senza lavoro il blocco dei fondi per il finanziamento del progetto ‘I.so.la’, promosso dall’assessorato regionale alla Formazione con il ministero del Lavoro, la Provincia ed il Comune di Napoli, diretto a sostenere l’inserimento di disoccupati ed inoccupati nel mondo del lavoro.
I manifestanti, una decina, si sono asserragliati all’interno dell’edificio per tutta la sera.
Mentre quelli che sono rimasti fuori, circa trecento persone, hanno inneggiato slogan e minacciato di impedire la costituzione dei seggi elettorali se prima non si sblocca la situazione con un chiarimento ufficiale da parte del Ministero o della Prefettura di Napoli. I disoccupati, in particolare protestano dopo aver appreso che il Ministero del Bilancio avrebbe rispedito al Ministero del Lavoro il decreto che rifinanzia il progetto che li riguarda. Non è la prima volta tuttavia che a Napoli si verificano situazioni simili.
Le estrazioni del lotto sono state spesso, in passato, bersaglio delle proteste delle diverse sigle dei disoccupati napoletani. In più occasioni i manifestanti sono riusciti a introdursi nella sede dei Monopoli, ritardando le procedure legate al gioco e ottenendo così maggiore impatto mediatico per le proprie iniziative. Erano però quasi cinque anni che l’estrazione sulla ruota di Napoli non subiva ripercussioni a causa delle proteste di piazza. L’ultimo "blocco", prima di quello di ieri sera, risale infatti al 7 giugno 2003, quando dopo alcune decine di minuti di blocco i disoccupati si allontanarono dalla sede dei Monopoli, consentendo il regolare svolgimento delle estrazioni.
(tratto dall’ANSA)