Pisa – L’ex-Enel sui lungarni pisani è stato riaperto. I
muri alzati per nascondere alla città la vergogna di un immobile immenso,
sfitto e oggetto di speculazione di grandi gruppi finanziari, sono stati
abbattuti.
L’intento è quello di mettere all’ordine del giorno del
dibattito politico l’emergenza casa, in un momento in cui la caccia alle
poltrone scandisce le ultime ore di campagna elettorale. Nella città della
torre pendente è difficile trovare un alloggio che non sia vittima di
speculazione. Studenti, precari e migranti vivono quotidianamente lo stesso
problema. Recentemente sono pervenute ai militanti antagonisti 13 decreti di
condanna, relativi all’occupazione della mattonaia e sempre dell’ex-enel del
2005. La risposta del movimento è stata quella di riprendersi simbolicamente il
palazzo della vergogna.
Il programma delle iniziative è vario, e prevede la
presentazione del nuovo dossier sulle cartolarizzazioni.
A pochissimi giorni dalle elezioni comunali abbiamo deciso di riaprire uno dei luoghi emblematici della speculazione a Pisa.
Abbiamo
deciso di colpire ciò che in questa città rappresenta il potere di chi
sancisce la discriminazione, la disuguaglianza, il disagio.
Abbiamo
deciso di mettere nuovamente nell’agenda politica collettiva la
questione dei bisogni e delle pratiche con cui intendiamo soddisfarli.
La
città in cui viviamo è segnata da un modello di sviluppo che genera e
si nutre di precarietà. Precarietà dello studio, del lavoro, delle
relazioni sociali, del reddito e della casa. Pisa è una città ad alta
emergenza abitativa, in cui una stanza singola costa 350 euro, in cui
crescono a dismisura gli sfratti (soprattutto per morosità) e le case
sfitte sono più di 3500, in cui chi nel 2003 ha avuto l’assegnazione
della casa popolare ancora non c’è entrato, in cui il mercato degli
affitti è drogato dalle speculazioni di grandi proprietari e agenzie
immobiliari. In cui lo spazio pubblico è progressivamente scippato alla
collettività e svenduto agli interessi dei privati. Pisa è una città in
cui chi si riappropria del diritto alla casa è sgomberato, denunciato e
condannato: ne sono un esempio le recenti 13 condanne per le
occupazioni di ex-enel e mattonaia dell’autunno 2005. Per questo
l’unica campagna elettorale che faremo sarà quella che porrà alla
collettività la questione della riappropriazione dei bisogni, ed in
particolare del bisogno di casa, sistematicamente ostacolato e negato
dalle leggi del mercato e della precarietà, che investono una fascia
sociale sempre più ampia, da chi non può più permettersi di pagare il
mutuo a chi è costretto a vivere in abitazioni “di fortuna”, passando
per quelli che sovraffollano bilocali o che si vedono negati un affitto
perché stranieri.
Contro questo presente e questo futuro di
oppressione, la nostra prospettiva è quella di una lotta contro la
mercificazione dei diritti, per un’autorganizzazione sociale che porti
all’autogestione dei bisogni.
PROGRAMMA
Venerdì 11
∑ Dalle ore 16, sportello occupazione Prendocasa
∑ Dalle ore 22, …..dj set: rude rocco e orange ska
Sabato 12
∑ Dalle ore 11, sportello occupazione Prendocasa
∑ Ore 18, assemblea pubblica:
“Pisa tra continuità e cambiamento, speculazione immobiliare e diritto alla casa”
Verrà presentato il dossier sulle cartolarizzazioni degli immobili degli enti previdenziali statali.
∑ Ore 21.30, spettacolo teatrale ……
∑ Dalle ore 23.30,…dj set Megaton
Durante la due giorni saranno allestite le mostre fotografiche e le videoproduzioni: “occupazioni…da San Lorenzo a Prendocasa”